Friday, June 11, 2010

Questa non è la mia gente.

Sono serate così diciamo che ti lasciano con l'amaro in bocca che ti fanno riflettere,scrivere,pensare e forse anche dire perchè sempre io? Però basta una parola del vecchio saggio,una rilettura di qualche scrittura per dire ma che ti frega però lo schifo dentro di te rimane di persone che sempre e comunque credono che tu non sia in grado di essere importanti per loro. Quella sottile sensazione di essere preso in giro da della gente che non è la tua gente, che non crede nei valori in cui credi te, che ti dice sempre si si però poi preferisce sempre altri.Mai unione, forse appartenenza è la parola giusta.Non è una questione di amicizia, qui sto parlando di ragazze.E' brutto vedere quello che ho visto stasera, fa un brutto effetto perchè ti colpisce dentro perchè ripeto fa capire che tu per loro sei solo chiacchiere e aria.Per più di una, per molto tempo, da tanto tempo.Quelle che dici ma potrebbero essere interessanti non ce n'è una che si renda disponibile, qualcun altra che non è che magari starebbe pure li ad aspettarti.Ripeto cose che da altre parti non mi succedono.Questa non è la mia gente.

Per fortuna che conta solo l'F.C.Internazionale.

CAMPIONI DI TUTTO

E' questa sera che scrivo perchè questa sera che c'era la festa della Nord a Milano a cui non ho potuto partecipare ma era come se fossi stato li.Perchè le uniche persone che si meritano questa coppa e IL TRIPLETE siamo NOI che abbiamo sempre sostenuto una squadra in Italia e in Europa, nella gioia e nel dolore.
Uniti fieri mai domi.

Saturday, December 05, 2009

Juve-Inter , il bene contro il male , la ruberia contro l'onestà

Che cos'è per me Juve - Inter ?

Ci sono quelle partite che valgono una stagione , valgono un prestigio da dover onorare e rispettare , valgono un ricordo da dover poter tirare fuori dagli scrigni della memoria , da dover poter raccontare ai posteri : sono i derby oppure le partite che vanno oltre i derby : una di queste è Juve-Inter , ce ne possono essere altre Liverpool-Manchester , Roma-Juventus o West Ham - Milwall o tante altre ma Juventus - inter assume un aspetto quasi divino , metafisico , è da sempre stata per noi il bene contro il male , l'onestà contro la ruberia, da piccoli si attendeva tutto l'anno perchè i sogni si realizzavano proprio li in quegli attitmi, i sogni attesi una stagione intera o addirittura per anni , poi improvvisamente tutto cambiò e il bene trionfò , a quel punto anche i gufi se ne andarono e divenne bellissimo andare a giocare a Torino sempre da padroni potendo vantare sul petto lo scudetto e mai l'onta della serie B.Queste sono le partite che vuoi vivere , che ti ricordi da bambino e poi crescendo le senti ancora di più , non dormi , sei nervoso , non te ne frega nulla di nulla , conto solo quello.E' la partita della fede.
Questa , come detto, è la partita della fede, dell'appartenenza ai propri colori , della storia , della tradizione, della passione e vinceremo per tutti noi tifosi, per la nostra tradizione, per i nostri colori , per la nostra maglia , e per il nostro amore e per la nostra fede.
Per il nostro senso di giustizia e di rivalsa per gli anni bui quando l'unica cosa che avevamo era la fede solo nella nostra maglia che è l'unica cosa che conta.
Forza Inter.Vinceremo e avremo un altro giorno di gloria.

Thursday, December 03, 2009

La vita nel mondo delle fatine, probabilmente "crucche", bionde gialle nella settimana di Juventus - Inter

Vi chiederete perchè tanto tempo ? La risposta è semplice: non lo so nemmeno io.
E allora vi dico che mi butto subito nella scrittura e nell'analisi del problema, il vero nocciolo della questione: la vita nel mondo delle fatine bionde gialle.

Si perchè il loro mondo è molto strano , fatto probabilmente di barbie, di rosa , magari di menzogne, di bugie come dicevo a gran voce oggi a mensa e forse chissà di tradimenti.

La voce della verità scorre nella mia mente o forse nella loro chi lo sa ? , loro sono bionde gialle , magari con gli occhi azzurri che brillano come l'acqua cristallina dell'oceano , ti sembrano fatine , tu senti che hai con loro un rapporto speciale , quasi metafisico , ma poi magari per un motivo o per un altro si spezza tutto , anzi ti accorgi che tu arrivi sempre tardi , sempre dannatamente tardi , come un calciatore che non è in una condizione fisica accettabile : arriva sempre dopo sul pallone e la sua squadra è costretta sempre a rincorrere, a fare fatica , a indietreggiare.

Forse non è destino , forse quello che diceva Francesco , "un pezzo di terra con qualcuno che ti ama questa è la felicità" parole sante dico io , traslitterate da me nel "la fottuta casa con la staccionata bianca e il prato all'inglese davanti con una fatina bionda gialla che ti ama", non arriveranno mai ..... questo non si sa.

Loro ti dicono sempre che tu sei un amico , un amico vero , una persona sincera e leale che loro vogliono come amico, ti dicono che sei la spalla su cui piangere , che sei una persona che va avanti con il coraggio delle loro azioni : loro quando dicono così ti fanno piacere ma ti fanno anche rosicare.

Sempre.

Perchè ?
Perchè questo è come quando non si vinceva un cavolo , quando noi interisti peregrinavamo nel deserto e tu dicevi si ma squadra simpatia , degli onesti ecc ma non vinciamo , ma ci credevi che un giorno sarebbe arrivato quello che avevi sempre sognato da bambino e che qualcuno ti aveva sempre sistematicamente portato via con le buone o con le cattive.

Poi un bel giorno quel qualcuno è caduto e all'improvviso hai detto si è tutto vero siamo e eravamo i più forti e quindi ora vinciamo tutto.

Ora le mie parole sono intrise , piene di rabbia , di disillusione, probabilmente di tristezza ma anche di orgoglio e di fierezza perchè le parole che ho sentito sono un mix di tutto questo probabilmente compiaciute per i complimenti e le belle cose ma come dicevo prima si squadra simpatia ma non vinciamo mai e così è qui in questo discorso : si si belle parole ma intanto tu con me non ci vuoi stare.

Sei la mia bionda gialla preferita , non ho mai visto nessuna come te , in quel modo , solo "probabilmente" le crucche originali ti si avvicinano non quelle come ti definisci te "made in Italy" , come te bionda gialla italiana non ce ne è , ma mi ripeto quello che è più importante , ma che sa anche più di beffa ,è che tu spendi tante belle parole, tanti begli aggettivi , ma era meglio che non pronunciavi nulla di tutto ciò ,ma dicevi solo due lettere che volevano dire più di tutto altro.
Evidentemente non sono fortunato , evidentemente il mio modo di rapportarmi con le persone è troppo corretto , ma soprattutto sa troppo di onestà intellettuale , mai omologato e questo fa male, perchè si vieni apprezzato, ma non vieni mai ripagato dai fatti.Ti dicono che sei una persona speciale , ti dicono che sei fedele ai tuoi principi ,che sei libero intellettualmente che praticamente ti RISPETTANO , si in effetti è bello perchè forse cara crucca, anzi senza forse, sei entrata nel ristretto club privato delle persone che io rispetto nel giro di soli sette giorni, ti sei seduta al tavolo di gente del calibro del Pastore, di Cap , di Mauretto, del Foxone e del Presidente, che si sono conquistati i galloni sul campo e sono seduti li da anni come senatori potenti, ma la tua lama è entrata nel mio corpo come un coltello tagliente perchè le tue parole sono bellissime e proprio per questo fanno ancora più male.
Forse perchè pressuppongono qualcosa di due persone più che amiche,che si rispettano, ma che però non possono essere quel qualcosa in più.

Quello che fa ancora più rabbia e che non capisco proprio per questo, è perchè delle persone infide , bastarde dentro , possano averti , degli INETTI vadano bene , cioè nel senso di comportarsi da inetto , e quindi non essere magari incensati con le parole che hai dedicato a me, però loro o lui abbiamo la cosa più importante , cioè averti pur non comportandosi come vuoi te o come piace a te o non avendo i valori che tu teorizzi.Io , che tu mi dici di averli, non posso averti.Questo è molto brutto e frustrante . Sta cosa non so perchè mi ricorda un tale personaggio di nome Karel e di cognome Poborsky, un personaggio che doveva darmi la gioia e che invece me l'ha levata per colpa di qualcun altro tutto nell'arco di un fottuto dilaniante pomeriggio di sette lunghissimi anni fa.

Anche tu sei speciale , fai parte di quel ristretto gruppo di persone , di quella aristrocrazia eletta , che ha diritto di esistere ,tu sei bellissima ma soprattutto sei diversa dalle altre perchè come diciamo io e te non sei inetta.Sei bella dentro e fuori,e io mi comporterò come meglio credo questo lo so e giustamente tu hai chiarito il tuo preciso pensiero.Tu hai scritto che hai trovato un amico e di questo te ne ringrazio e hai scritto pure che non vuoi nè illudermi nè sai cosa dirmi sulla situazione e hai anche scritto che ti fa piacere comunque il mio affetto per te , di questo te ne sono grata.Ricordati comunque che sei entrata nel mio cuore perchè ti voglio bene , mi piaci da impazzire e vorrei stare con te per tutto quello che sei fisicamente e mentalmente e spero che qualcun'altro queste cose le apprezzi e te le dica come te le ho scritte io.Significherebbe che non è gente inetta.E che almeno saresti felice veramente.

Tvb

Un fedele adoratore delle fatine bionde gialle

Sunday, April 05, 2009

Wrestlemania 25 I miei pronostici speciali

Cari amici è tanto tempo che non scrivo ma non potevo mancare per WWE Wrestlemania 25 :

Rey Mysterio-Jbl Rey Misterio Jbl è il match che meno attendo e che meno mi dà entusiasmo ed emozioni , potevano fare un bel match crusier cmq io dico rey misterio perchè Wrestlemania è lo show degli immortali e dei face però potrebbe esserci la vittoria di Jbl se dovesse continuare la faida dopo WM cmq resto dell'idea anche se sono indeciso .... WINNER REY MYSTERIO

25 Divas Battle Royal Qui è il solito match femminile questa volta condito da grandi ritorni si spera Torrie Wilsono e si è certi credo almeno di Trish Stratus non so Molly Holly cmq credo che se la giocheranno Melina ,Beth Phoenix e Trish anche se , visto che verrà eletta miss wrestlemania vincerà Trish WINNER TRISH STRATUS

Money in the Bank Qui ne vedremo delle belle : non sono convinto per nulla di Mark Henry mentre Kane ha già vinto da solo (ricordate TLC match con Hurricane in coppia per i titoli) questi match , MVp,Shelton Benjamin probabilmente continueranno il loro feud e secondo me i veri protagonisti saranno CM punk (un mito per me) e attenzione poi il maestro di questi match Cristian che resta comuqnue il favorito a meno di catastrofi.WINNER CRISTIAN

Chris Jericho-Piper/Snuka/Steamboat Questo è un match che attendo particolarmente non pe rla sua valenza tecnica ma per la storyline , effettivemente vedere Miky Rourke all'angolo insieme a Flair fa un certo effetto , this is wrestlemania , cmq voglio proprio vedere come va a finire : non sono molto critico sul feud perchè secondo me è stato ben strutturato soprattutto con la storia del film The Wrestler (bellissimo) ; certo sulla carta non c'è storia Jericho ha un vantaggio enorme però ripeto volgio vedere.WINNER Chris Jericho

Jeff Hardy-Matt Hardy Questo è un altro gran bel match costruito benissimo secondo me cn un grande feud e poi le extreme rules.Certo lo abbiamo già visto tipo Vengenace 2001 però li c'era Lita qui no nc'è nessuno anche se forse ci potrebbe essere un clamoroso run in secondo me della stessa ragazza ma......cmq dicevo feud bellissimo I consider you no more my brother , I consider you no my partner ecc cmq riserveà delle sorprese il perchè ve lo dico tra poco WINNER JEFF HARDY

John Morrison/The Miz-Carlito/Primo Colon questo è un match bellissimo potenzialemnte può essere la rinascita di una categoria , non in quanto match propriamente detto perchè già visto tante volte ma perchè per chi come me vuole la riunificazione del roster questo è un passo importantissimo.Trattare le cinture di coppie come sono state trattate in questi anni è vergognosoe hanno capito che valeva al pena riunificarle e qui che intervengo con la conclusione del perchè del match di prima: infatti per me la cosa molto probabile sarà il feud tra i vincitori e gli hardyz, si perchè io credo che alla fine con i titoli unificati ritorneranno a combattere insieme per i titoli di coppia.Comuqnue match per me scontato poi mi potrò anche sbagliare ma qui vincono alla grande John Morrison e The Miz perchè sono proprio degli hell perfetti.WINNER JOHN MORRISSON E THE MIZ

Edge-Big Show-John Cena passiamo al primo match titolato per il world heavyweight , sinceramente il feud non mi è piaciuto per nulla cioè non capisco perchè si debba ricorere a queste storielle con senza neanche un colpo di scena minimo, si cpaiva da un kilometro che Cena avrebbe fatto parte di questo match anche da prima.Cmq qui i lpronostico è veramente difficile prevarrà la rivincita di Cena o Edge o Big Show ?????? Cena dal 2005 ad oggi a Wrestlemania in incontri singoli ha vintlo sempre il titolo sconfiggendo 2005 JBl 2006 Triple H 2007 Shawn Michaels solo l'anno scorso nel triple ha perso...... che dire non so per me potrebbe anche essere una questione economica di vendite di gadget ecce per questo potrebbe rivincere Cena anche se forse Edge meriterebbe unìaffermazione a Wrestlemania e visto che è treat match ci potrebbe anche stare.WINNER EDGE

Undertaker-Shawn Michaels Questo è il match.
Qui si compie la storia.Devo dire la verità il feud non mi è piaciuto moltissimo e infatti ho letto d apiù parti che è stato solo merito di Shawn se si è retto in piedi ed in effetti può essere vero anche se a me non è piaciuto proprio come ci si è arrivati cioè senza nessuno scontro iniziale nel senso hanno detto chi vince sto match tra jbl e Hbk va contro Undertaker e perchè ? ch il odiceva che doveva esser ecosì?Poi vabbè ci si è messo Kozlov cmq non ha intaccato nulla.Parlando però del match è il match perchè si affrontano quelo che non ha mai perso e Mr.Wrestlemania.Certo la striscia di imbattibilità di Taker è una cosa assurda però bo è da qualche giorno che mi ronza in testa una qualche cosa di assurdo: Shawn è Shawn bo non so è verò che l'anno scorso ha vinto a Wrestlemania però se si ritira l'anno prossimo e farà un match stile flair?E soprattutto è annunciata la presenz adi Bear che farà ? e a questo punto ci metto pure Kane....veramente sono indeciso rischio e dico Shawn Michaels WINNER SHAWN MICHAELS

Triple H-Randy Orton Questo è il main event
e in effetti ha tutti i canoni per esserlo.FEUD da 10 e lode incredibile la passionalità e il modo in cui lo spettatore veniva preso da questi due.Per me si affrontano il mio mito Triple H e il personaggio che più mi appassiona della nuova generazione,Randy è un hell coi fiocchi , Triple a prescidere avrà sempre cori a favore come Hulk Hogan(altro mio mito varo face altro che Cena) però stavolta credo che avrà il sostegno incondizionato del pubblico nella sua totalità.Cmq qui per me il risultato sia quasi scontato vince Randy e si candida seriamente a Wrestler dell'anno . Stanford ha investito tutto su di lui : ha vinto la rumble , ha creato la legacy e probabilemte questo match sarà candidato a match dell'anno come Undertaker vs Shawn Michaels.Per me si andrà così : dopo Wrestlemania ci sarà la draft lottery triple h ritornerà a Raw e ci sarà un bel 3 contro 3 a Backlash the McMahons vs Legacy : Triple H w Shane McMahon w Vince McMahon vs Randy Orton w Legacy e li i McMahons predneranno la loro vendetta e sarà secondo me pure u nmatch violentissimo.
WINNER RANDY ORTON

Cmq considerazioni finali si annuncia un bel ppv con grandi emozioni ci sarà anche un extreme rules, speriamo di vedere un po di sedie tavoli ecc tra il money in the bank e il match degli hardy , , la riunificazione dei titoli di coppia che porterà bellissime cose poi ci sono secondo me due incontri Undertaker vs Shawn Michaels e Randy Orton vs Triple H bellissimi e lo spettacolo sarà garantito anche se forse si poteva fare meglio con qualche match veramente inedito.
Vedremo
Domenica 05 04 2009 ore 10 30 CET

Sunday, January 11, 2009

11 01 2009 Tutto su F.C.Internazionale

da gazzetta.it

da sportmediaset.it

Inter, quelle punte di veleno

Mancini e Crespo, parole amare


Balotelli, Quaresma, Mancini, Crespo: oltre al pari contro il Cagliari che rallenta la corsa-scudetto, l'Inter deve affrontare qualche problema relativo ai singoli. "Non mi piace questa situazione dove sto giocando poco", ha detto l'ex-romanista dopo il match in cui è entrato solamente nel finale. Crespo, decisivo con l'assist per Ibra, gli fa eco: "Un po' di amarezza c'è". Infine, stoccata di Moratti a Balotelli: "Impari da Mourinho"

Balotelli in tribuna

"Devo cercare di sfruttare tutte le opportunità a mia disposizione", spiega amaramente Mancini, impiegato dopo un mese di assenza: e va detto che l'ultima apparizione, registrata in Lazio-Inter, era durata qualcosa come sette minuti. "Spero di recuperare la forma e farmi vedere di più", aveva detto in settimana. Ma il buon proposito passa anche da Mourinho, che, abiurato il 4-3-3 della casa, sembra proprio non vederlo. Ad Appiano Gentile era corsa anche qualche voce di precoce divorzio: il Real Madrid, a caccia di un esterno, aveva chiesto informazioni. Ma per questa stagione non se ne farà nulla: Amantino avrà a disposizione altri cinque mesi per dare un senso alla sua annata.

Lo scarso impiego, forse, evita a Mancini il trattamento che San Siro, invece, riserva al suo collega Quaresma. Anche contro il Cagliari, dopo un inizio incoraggiante, i soliti numeri fini a se stessi, i soliti tiri tutto meno che da brividi: e i fischi sono arrivati puntuali come un treno svizzero. L'operazione ambientamento di Mister Trivela è ancora più che complicata: e il gelo, sia quello atmosferico che quello dell'ambiente nerazzurro, certo non aiuta.

Infine, Crespo e Balotelli. "I tempi sono cambiati, per me", ha amaramente detto il Valdanito dopo la partita di sabato sera. Una considerazione amara, ma i tempi potrebbero davvero cambiare in meglio, se è vero che Mourinho, interpellato a proposito, ha spiegato che "non sarà questa gara a influenzare le mie valutazioni su Crespo: ma magari da ora in poi troverà più spazio". Con tutta probabilità al posto di SuperMario, visto a San Siro in piumino verde e succo d'arancia. Come un 18enne qualunque.

11 gennaio 2009


da repubblica.it

SPORT - 24 ore

Londra, 11:48

CALCIO, MOURINHO: CON ME CHELSEA AVREBBE VINTO CHAMPIONS

Josè Mourinho ha un unico rimpianto legato alla sua esperienza al Chelsea: la mancata conquista della Champions League. Arrivato nel 2004, il tecnico portoghese è rimasto a Stamford Bridge fino all'autunno del 2007 vincendo due campionati, una FA Cup e due Carling Cup. In Champions, invece, il Chelsea si è fermato in semifinale: ''La gente vuole sempre di più e questo al Chelsea era la Champions - ha raccontato l'attuale tecnico dell'Inter al domenicale inglese 'News of the World' -. L'avrei vinta: il mio contratto sarebbe scaduto nel 2011, in totale avrei avuto a disposizione 7 anni. Stavamo andando nella giusta direzione, eravamo vicini al traguardo". (Nic. Api) (11/01/2009) (Spr)

da virgilio.it

Moratti: "Balotelli? Fortuna ad avere Mourinho"

Così il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, in merito ai dissidi tra il giovane attaccante e il tecnico portoghese.

"Balotelli ha la fortuna di avere un allenatore positivo come Mourinho, ne approfitti. Questo è il mio consiglio". Così il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, in merito ai dissidi tra il giovane attaccante e il tecnico portoghese.

"Credo che lui possa avere il tempo di imparare da Mourinho quella che è la disciplina, sia tattica, che di vivere in una squadra di questo genere, in una società di questo genere, avendo la nostra fiducia, perchè ha talento, intelligenza e carattere per poter diventare quello che noi pensiamo, un grandissimo campione", ha aggiunto Moratti. "Però, anche un grande campione deve passare attraverso determinate strade", ha concluso il presidente nerazzurro, che ha escluso l'ipotesi del prestito di Balotelli.

L'ira di Mourinho: "Così non si batte il Manchester"

L'Inter rallenta dopo otto vittorie consecutive; il tecnico ringrazia la buona sorte se conserva la sua personale imbattibilità nelle gare casalinghe di campionato.

Pubblicato il 11/01/09

mourinho
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Serie A: Inter-Cagliari, le foto
L'Inter rallenta dopo otto vittorie consecutive; Josè Mourinho ringrazia la buona sorte se conserva la sua personale imbattibilità nelle gare casalinghe di campionato (107 la striscia del tecnico). Un'amara consolazione comunque per il portoghese che ammonisce la squadra in vista di impegni cruciali come il Manchester United.
"Non esco soddisfatto ma questo è un punto guadagnato - dice -. Non parlo di due punti persi perchè la gara è finita 1-1 ma in effetti poteva finire 3-0 per loro".
"Siamo mancati in velocità e profondità. Il primo tempo è stato davvero brutto; a inizio ripresa abbiamo invece dato il meglio e il loro gol è arrivato proprio quando pensavamo di andare in vantaggio. Non cerco alibi ma le assenze di Maicon e Stankovic pesano. Nelle ultime gare avevamo trovato degli equilibri che con il Cagliari sono completamente mancati".
Mourinho ammette che "un Adriano in forma ci sarebbe servito. Le sue caratteristiche fisiche avrebbero potuto mandare in tilt il Cagliari. Il brasiliano dovrebbe rientrare martedì in Coppa Italia.
ACQUAFRESCA. ""Acquafresca mi piace, ha giocato bene ci ha creato grandi problemi e ha anche segnato. Non so dire al momento se l'anno prossimo giocherà con noi, ma posso dire che ha davvero un gran futuro, anche in questa squadra".
MANCHESTER. "Ora serve una bella reazione, se giochiamo così con il Manchester United non si passa. Ma per fortuna la Champions vive di dettagli, conta essere pronti al momento giusto".

da tiscali.it

Mourinho: 'Al Chelsea avrei vinto la Champions'

La Champions League e' sempre nella testa di Jose' Mourinho. Il tecnico portoghese, dopo averla conquistata con il Porto, sogna di regalarla presto ai tifosi nerazzurri, ma un pensiero fisso aleggia nella testa dello Special One: con lui in panchina anche il Chelsea l'avrebbe vinta. A rivelarlo e' lui stesso, attraverso un'intervista apparsa sulle pagine del domenicale inglese News of the World: 'Nel mio periodo al Chelsea, abbiamo vinto tutto, ad eccezione della Champions. Abbiamo conquistato tutti i trofei principali: il campionato dopo un digiuno di 50 anni e ci siamo ripetuti nella stagione seguente. Abbiamo vinto la prima FA Cup assegnata nel nuovo stadio di Wembley, abbiamo battuto il Manchester United di Sir Alex Ferguson. E abbiamo vinto due Carling Cup'.

Mancava solo la ciliegina sulla torta, vale a dire proprio la coppa dalle grandiorecchie. 'La gente vuole sempre di piu' e questo al Chelsea era la Champions. L'avrei vinta: il mio contratto sarebbe scaduto nel 2011, in totale avrei avuto a disposizione 7 anni. Stavamo andando nella giusta direzione, eravamo vicini al traguardo'. Ma qualcosa non e' andato per il verso giusto. 'Poi il Chelsea ha deciso di cambiare ed e' finito tutto. Ho passato li' 3 anni splendidi. Il mio rapporto con Abramovich e' fantastico, e' tutto perfetto. Sono felice di aver mantenuto i contatti con lui, sono contentissimo. Se fossimo andati avanti ancora 2 o 3 mesi, avremmo rovinato tutto. Ci sentiamo, ci scriviamo messaggi ma non parliamo di calcio. Parliamo di altre cose, di quello che ci succede: io non gli chiedo opinioni sulla mia vita professionale, lui non chiede consigli sul Chelsea'.

Inter: Mourinho 'Brutto 1° tempo, buona reazione'

Jose' Mourinho tira un sospiro di sollievo dopo il pareggio contro il Cagliari: 'Abbiamo giocato male il primo tempo'. Per fortuna dopo lo svantaggio i nerazzurri si sono ripresi lanciandosi alla riscossa: 'Dopo lo 0-1 abbiamo avuto una reazione troppo rischiosa. In quel momento il Cagliari ha giocato davvero bene in contropiede interpretando al meglio la gara'.

Il portoghese lamenta di non aver potuto schierare la formazione migliore: 'Siamo arrivati a un punto della stagione in cui non si riesce a giocare sempre con la stessa squadra. E' vero, ho un grande organico a mia disposizione, ma quando trovi un assetto ideale e' difficile cambiare'. In ogni caso l'apporto degli uomini della pachina, Crespo su tutti, si e' rivelato fondamentale, come riconosce lo stesso Mourinho: 'Hernan ha giocato tanto in stagione, anche se mai da titolare, entrando in campo in molte partite. E' un grande professionista e oggi ha partecipato in modo molto attivo al gol del pareggio. Ma non vedo il motivo di alterare le gerarchie della squadra'.

Parlando di attaccanti, l'Inter ha rischiato di capitolare sotto i colpi del giovane Acquafresca, il cui cartellino appartiene proprio alla societa' di Moratti. Mourinho rivolge i suoi complimenti alla punta cagliaritana, prevedendo un grande futuro per il ragazzo: 'Acquafresca mi piace, oggi ha giocato bene ci ha creato grandi problemi e ha anche segnato. Non so dire al momento se l'anno prossimo giochera' con noi, ma posso dire che ha davvero un gran futuro, anche in questa squadra'. Discorso diametralmente opposto quello su Balotelli, del quale il tecnico e' tornato a parlare dicendo: 'Lui non da quello che voglio io durante la settimana. Deve cambiare perche' gioca in una squadra importante e quindi deve impegnarsi sempre al massimo, se non lo fa perde opportunita' di giocare e il dovere dell'allenatore e' quello di essere onesto con tutti'. Nel finale di intervento, un'ultima battuta: 'Una cosa e' certa, giocando cosi' contro il Manchester direi che non possiamo passare il turno'.

© Datasport

da ilgiornale.it

domenica 11 gennaio 2009, 07:00

Mourinho stavolta scivola ma Acquafresca non infierisce I nerazzurri steccano la prima del 2009: Ibra salva almeno un punto L’attaccante futuro interista prima segna poi sbaglia il gol della vittoria

MilanoPaura e terrore a San Siro, rimedia Ibra che segna il gol più semplice della carriera, ma il Cagliari ne sbaglia almeno quattro e spiega che il campionato è ancora lungo. Un po' tutti imbastiti, stretti in pochi metri, l'unico che cerchi il lancio lungo è Muntari, al terzo tentativo gli riesce di pescare Ibra in area, tocco per Chivu, fuori abbondante. In un'azione tutta l'Inter di ieri sera, gioco semplice che il Cagliari non fa neppure fatica a murare. Molto freddo, movimenti rigidi, sbagliano cose elementari in serie Maxwell, Cordoba e Zanetti, Cruz lotta con Canini, dall'altra parte nessuno vorrebbe essere al posto di Acquafresca fra Samuel e Cordoba che se lo rimbalzano. Invece sarà lui a fare festa.
Eppure Mourinho aveva assicurato che la squadra in questi giorni aveva lavorato bene, quindi fiducia, l'Inter non può essere quella che tira giù la testa e non le riesce niente o quasi. Certo di spettacolo non se ne parla proprio, Cruz e Samuel sprecano due inviti splendidi su calcio piazzato, due palle che in genere finiscono in porta alla grandissima, Ibra tira un piattone malinconico fra le braccia di Marchetti da posizione splendida, roba che chiunque altro si sarebbe preso del bidone, anche qui alla grandissima. Se non ci fosse Samuel che si stampa la parte destra della faccia e inizia a sanguinare copiosamente e Zanetti che impazzisce e spara due bordate verso Marchetti, si potrebbe anche chiedere il rimborso come per i treni in ritardo.
L'Inter crea e pasticcia, cerca di dare aria al suo gioco ma non le riesce, Figo a destra, Maxwell a sinistra, a Chivu altro non si può chiedere, è ancora incerto, manca dal primo di novembre, però Mourinho ha sempre ripetuto che in campo mette chi ce la fa. Onestamente Chivu sembra non farcela, Samuel resta fuori quattro minuti per tamponare la ferita e rientra con una vistosa fasciatura, Cambiasso si ritrova a pattinare in una partita che non è la sua, il Cagliari pressa ma non costruisce, le intuizioni dell'argentino sono inutili. Serve qualcosa. E Mourinho ci pensa su.
Quando l'Inter rientra non c'è più Cordoba, Chivu finisce al fianco di Samuel e sulla sinistra c'è il professor Trivela, accolto dai 45mila di San Siro con un urlo, un misto di terrore e speranza. Comunque l'Inter aveva chiuso il primo tempo sbattendo tutte le porte e riprende il secondo alla stessa maniera. Di Cagliari non si parla perché non fa neppure quella partita sbarazzina che Allegri aveva promesso. Ibra ha i guanti e le maniche corte, se è una contraddizione va a spasso con il resto della serata, Zanetti gli dà la palla giusta e lui s'incarta, poi tocca a Cambiasso darla a Figo ma Canini ha la grande intuizione prima che il portoghese si presenti solo davanti a Marchetti. Se l'Inter passa poi tutto scivola via. Invece il Cagliari va in gol. Acquafresca approfitta di uno scivolone di Samuel e calcia un destro che fredda Julio Cesar un metro oltre la sua riga, in tuffo inutile. Ci penserà Mourinho.
Infatti gran confusione. Mancano 25 minuti, dentro tutti, uno schema già visto che ha poco di ragionato e molto da disperato. Escono Samuel e Figo, entrano Crespo e Mancini. La difesa passa a tre, Zanetti, Chivu e Maxwell, neppure un marcatore puro. Davanti c'è un ventaglio di uomini, Mancini a destra, Cruz in mezzo, Quaresma a sinistra, sopra ci sono Crespo al fianco di Ibra che, uno si immagina, si sentirà come il Milano-Lecce a Ferragosto. Cambiasso e Muntari a fare il lavoro sporco e San Siro non incita nemmeno, anzi rabbrividisce quando prima Biondini e poi Cossu e poi Acquafresca sbagliano gol già fatti. Poi è normale, nell'Inter con tutti quei sacramenti davanti, qualcosa doveva succedere

da la stampa.it

11/1/2009 (7:14) - IL CASO
Moratti: "La sentenza sulla Gea?
Si tratta pur sempre di condanna"
Il presidente nerazzurro Massimo Moratti, 63 anni


Calciopoli e dintorni:
il petroliere non arretra
LAURA BANDINELLI
MILANO
L’Oscar per la sincerità spetta sicuramente a Julio Cesar: «Ora gufiamo Juventus e Milan». L’Inter inizia l’anno conquistando un sofferto pareggio ma Mourinho sceglie la via dell’assoluzione pubblica e rimanda a oggi alla Pinetina eventuali ramanzine individuali. Durante l’intervallo, tra l’altro, l’allenatore nerazzurro si è molto arrabbiato con la squadra per la scarsa intensità di gioco e la mentalità sbagliata.

Anche Moratti, che ha sfidato il freddo di San Siro per vedere la sua Inter, non sarà rimasto soddisfatto ma ancora una volta ha dimostrato di avere grande feeling con Mourinho, che ha sostenuto sulla vicenda Balotelli. «Mario ha la fortuna di avere un allenatore positivo come lui e quindi il mio consiglio è di approfittarne. Il ragazzo ha talento, intelligenza e carattere per diventare un grandissimo campione. Però, anche un campione deve passare attraverso certe strade». L’incontro con i fratelli agenti del giovane attaccante intanto è stato fissato per domani pomeriggio. Il presidente nerazzurro ha pure commentato la sentenza della Gea: «Non conosco bene la situazione ma è una condanna ed è sempre qualche cosa che dà fastidio, immagino». I tifosi della Juventus però rivendicano gli scudetti persi sul campo, in particolare quello del 2006 che è stato assegnato all’Inter: «Quelle sono battute. Prendiamole per quelle che sono» ha tagliato corto Moratti.

Mourinho ha commentato il pareggio ottenuto contro i sardi in maniera positiva: «Per me è un punto conquistato. Poteva finire peggio», dice riferendosi alle assenze di Maicon per squalifica e a quella di Stankovic per infortunio. E aggiunge: «L’Inter aveva trovato una quadratura. Per questo sono arrivati i risultati positivi. Adesso arrivano le squalifiche. Dovremo stare attenti». Ibrahimovic, a differenza di Mourinho, vede il bicchiere mezzo vuoto: «Abbiamo perso due punti importanti, ci è mancato qualcosa e adesso dobbiamo dimenticare e riprendere a giocare come prima». I prossimi giorni saranno importanti per l’assetto tattico e il mercato. Adriano resta in vendita anche se Mourinho ieri ha convenuto: «Contro il Cagliari c’era bisogno di uno come lui». Gli inserimenti di Mancini e Quaresma non hanno fornito gli esiti sperati. L’ex romanista inizia a dare segnali d’insofferenza: «Questa situazione non mi piace. Sto giocando poco e cerco di sfruttare le occasioni che ho. Andarmene? No, sono arrivato adesso». Crespo è rassegnato: «Lavoro aspettando la mia occasione. Sono tranquillo, io la notte dormo...». A malignare viene da pensare che si riferisse a Adriano.

11/1/2009 (6:56) - PAREGGIO DOPO OTTO VITTORIE CONSECUTIVE
Falsa ripartenza per l'Inter
La delusione a fine gara sul volto di Hernan Crespo


La sosta fa male ai nerazzurri: il Cagliari sfiora l'impresa a San Siro
MARCO ANSALDO
INVIATO A MILANO
Massimo Cellino, il presidente del Cagliari, aveva detto a Moratti che per riavere subito Acquafresca, di cui è il proprietario, avrebbe dovuto cedergli la metà di Balotelli. Visto come sono andate le cose, con Balotelli in tribuna sempre più inviso al mondo nerazzurro, e con Acquafresca che ha timbrato il match con un gol che ha fatto tremare i nerazzurri sarà forse il caso di rifletterci. Ma la riflessione dovrà essere più profonda che valutare l’opportunità di riprendersi questo che ci sembra l’attaccante giovane più vicino a Pippo Inzaghi, nei pregi e nei difetti: l’Inter ha cominciato l’anno come aveva finito il 2008 a Siena, giocando assai male, e la pervicace continuità, punita questa volta con la perdita di due punti, getta più di un’ombra sulla felicità futura di Mourinho. La squadra si è salvata dalla sconfitta perchè ha sicuramente carattere e anche gli uomini in cui sperare nel momento del dramma. Sul tabellino leggerete infatti che il pareggio l’ha realizzato Ibra, mai così poco lucido, ma il merito è tutto di Hernan Crespo che era stato tenuto in ammollo e pensavamo fosse marcito: suoi lo scatto in area, la mossa per liberarsi della marcatura e il cross a un passo dalla linea di porta, Ibra ci ha messo soltanto la presenza e il piede, che essendo un 47 arriva ovunque.

Brutta Inter. Indolente, slabbrata. Non ha convinto all’inizio la soluzione di tenere Muntari dietro alle punte, perchè non ha il passo agile nè l’intuito del rifinitore che avrebbe ancora Figo. Evidentemente per Mourinho ci sono giocatori che possono stare ovunque, sta di fatto che l’apporto di Muntari è stato limitatissimo e nel primo tempo gli attacchi nerazzurri hanno vissuto soprattutto del meno schematico degli schemi, la fuga in avanti e travolgente di Zanetti, tornato per necessità al ruolo di terzino. E che dire del pareggio, raggiunto con la più scombicchierata delle compagnie, l’inedita difesa a tre esposta a ogni vento per consentire l’ingresso a tutte le punte che c’erano: Crespo, Mancini, Quaresma, più Ibra e Cruz, tutti insieme disperatamente perchè era la disperazione il sentimento che pervadeva gli animi nerazzurri. Che da una simile accozzaglia poco programmata sia arrivato il gol, più un altro sfiorato da Muntari e uno annullato per fuorigioco a Mancini nei minuti supplementari (se si fosse ripetuta la situazione di Siena sarebbe stato uno scandalo) ci sembra il segnale che talvolta diamo troppa importanza alle strategie e agli strateghi.

A proposito, il Cagliari ne ha uno non male: Massimiliano Allegri. La sua squadra ha un movimento continuo, i centrocampisti non danno punti di riferimento, i Biondini e i Cossu sono gente che non si tira indietro, tagliano e cuciono con una generosità impressionante. I sardi hanno tenuto in scacco l’Inter benchè per un’ora non tirassero in porta. Acquafresca (che il Toro perse con il fallimento, ah se Cairo si fosse mosso un mese prima...) era il peggiore: non trovava il tempo negli interventi e si muoveva proprio come Inzaghi, senza preoccuparsi di aiutare in copertura e cadendo spesso in fuorigioco ma dando sempre l’impressione di poter essere letale. L’Inter con Ibra sfavato e sfasato (suo il primo errore in zona gol al 13’con tiro centrale su assist di Cruz, ne sarebbero seguiti altri) si faceva sorprendere al 20’della ripresa: Samuel scivolava, commettendo l’unico sbaglio della partita ma decisivo, e Acquafresca poteva controllare con il petto prima di battere Julio Cesar. Sull’onda, il Cagliari aveva un’altra occasione clamorosa con il tiro di Biondini che pareva un gol fatto e contro una difesa malmessa avrebbe potuto raddoppiare. Non ci riusciva, incassava il pareggio poi Acquafresca decideva di non punire oltre i limiti chi potrebbe riaverlo. Falliva il 2-1 da due passi ed era sostituito. Arrivederci San Siro.


11/1/2009
Il paradosso di Mourinho
gli manca una punta


Divieto di sosta, Mourinho paga subito. Troppe le insidie, dalle ruggini festaiole al vigore francescano del Cagliari, per leggere il tribolatissimo pari dell’Inter come un banale tributo al calendario. Non ci si può sempre aggrappare agli episodi. Nostalgia canaglia di Maicon e Stankovic. I campioni sono molli, disordinati, vanno a strappi. Non hanno fame, non hanno denti. Le unghie, le tireranno fuori nella ripresa. Il Cagliari aveva inaugurato la stagione con cinque sconfitte consecutive. Allegri lo ha rifondato su basi solide e armoniche: non solo barricate, non solo campanili. Prova ne siano il gol dell’«interista» Acquafresca e gli sciali successivi, l’ultimo dei quali clamoroso. Ancora una volta, Mourinho ha cercato di ribaltare la frittata togliendo difensori e ammassando attaccanti (cinque, alla fine). Paradossalmente, è proprio un uomo da gol «sporchi» che gli manca. Soprattutto se Adriano e/o Balotelli toglieranno il disturbo.

La Juventus di Ranieri riparte, così, alla caccia dell’Inter da meno sette e con prospettive che le notizie di San Siro rendono stuzzicanti. Non ci sarà Chiellini, lucchetto della difesa. Il Siena è la squadra con la quale i bianconeri avevano suggellato il 2007 (e l’Inter, il 2008). Giampaolo è un tecnico che soffia un’anima nelle sue creature, anche se il rendimento esterno non vale le medie casalinghe.

Il primo Toro dell’anno sembra un borsa che nessuno sa dove appoggiare. Il Genoa, al contrario, ha sepolto tre settimane di cibarie e ozi sotto un ritmo a dir poco impressionante. E attenzione: non solo gambe, anche idee. Le idee di Gasperini, un allenatore che non segna ma insegna. Per la cronaca, gli mancava Diego Milito, il capocannoniere. Tornando ai granata: De Biasi o Novellino, in trasferta il piatto continua a piangere. Due pareggi, sette sconfitte. Per tacere della difesa: otto reti subìte fra Bologna e Marassi, un disastro. Domenica prossima c’è Toro-Roma, con la classifica in bilico, come sempre, fra delitto e castigo.

Saturday, January 10, 2009

10 01 2009 Inter Cagliari 1 1


Muntari era diffidato
INTER-CAGLIARI 1-1
(primo tempo 0-0)
MARCATORI: Acquafresca (C) al 20', Ibrahimovic (I) al 31' s.t.
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Cordoba (dal 1' s.t. Quaresma), Samuel (dal 23' s.t. Crespo), Maxwell; Muntari, Cambiasso, Chivu; Figo (dal 23' s.t. Mancini); Cruz, Ibrahimovic. (Toldo, Jimenez, Materazzi, Santon). Allenatore: Mourinho.
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Pisano, Astori, Canini, Agostini; Fini (dal 35' s.t. Lazzari), Conti, Biondini (dal 48' s.t. Parola); Cossu; Jeda, Acquafresca (dal 38' s.t. Matri). (Lupatelli, Larrivey, Matheu, Ferri). Allenatore: Allegri
ARBITRO: Pierpaoli
NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori 45.000 circa. Ammoniti: Muntari e Cossu. Angoli: 7-3 per l'Inter. Recuperi: 2' p.t. e 5' s.t.

da gazzetta.it

L'Inter rallenta: 1-1 in casa
Il Cagliari riapre i giochi

Grande partita dei sardi al Meazza: in vantaggio con Acquafresca, vengono ripresi da Ibrahimovic e poi sprecano almeno tre occasioni per vincere. Nerazzurri prevedibili nel primo tempo e poco concreti davanti. Domani la Juve può portarsi a - 4

Zlatan Ibrahimovic realizza il gol dell'1-1 sfruttando l'assist di Crespo. Ansa
Zlatan Ibrahimovic realizza il gol dell'1-1 sfruttando l'assist di Crespo. Ansa
MILANO, 10 gennaio 2009 - Dopo otto vittorie consecutive l'Inter si ferma nella prima gara del 2009. Al Meazza il Cagliari strappa un pareggio, ma poteva essere un'impresa se almeno uno tra Biondini, Acquafresca e Cossu avesse avuto un pizzico di lucidità in più. Avvio lento. Secondo tempo scoppiettante: botta del centravanti sardo a 25' dalla fine, risposta di Ibrahimovic 9 minuti dopo. Poi tre clamorose occasioni buttate alle ortiche dal Cagliari. In ogni caso l'1-1 premia il coraggio di Allegri e la sua voglia di vincere la partita; dall'altra parte risuona un campanello d'allarme per la capolista, che nella peggiore delle ipotesi domani sera andrà a riposare con 4 punti di vantaggio sulla seconda.
IMBUTO - L'aspetto più allarmante dell'inizio anno interista è la prevedibilità della manovra. Se la pressione sui tre centrocampisti è fatta bene (come dimostra il Cagliari nel primo tempo) sono guai: in mezzo l'imbuto è sempre più stretto, e senza esterni che spingono bisogna affidarsi al solito Ibrahimovic. Che non sempre può fare miracoli.
PRESSIONE - Il primo tempo si chiude senza gol per tre buoni motivi. Il primo è rappresentato da Marchetti, il portiere che anche a San Siro (Zanetti ne sa qualcosa) dimostra di poter ambire a grandi traguardi. Gli altri due? I meriti dei rossoblù, corti e pronti a ripartire ma senza peso quando si tratta di concludere, e i demeriti dell'Inter, lenta e mai insidiosa sugli esterni.
CON QUARESMA - Nell'intervallo Cordoba viene sacrificato (ma forse c'è di messo anche un problema alla schiena) per far posto a Quaresma. Il gioco acquista una dimensione diversa perché Figo si allarga a sinistra e Ibra ha un po' di spazio in più rispetto ai suoi guardiani Canini e soprattutto Astori, scuola Milan, un solo errore in questa sorta di derby. Anche se la mira dello svedese lascia a desiderare, l'Inter sembra prendere lo slancio necessario per fiaccare la resistenza del Cagliari. E invece...
PARI IBRA - L'1-0 lo piazza Acquafresca. Sul gol c'è comunque la collaborazione involontaria di Samuel: l'argentino scivola, aprendo il campo al futuro interista. La reazione di Mourinho è istintiva, come quella di un generale che scaraventa sul campo le ultime armi a disposizione. Con Crespo e Mancini l'Inter si dispone con un clamoroso 3-4-3 in cui Quaresma e l'ex romanista rappresentano le ali. A pungere però, è sempre il Cagliari, davvero troppo generoso davanti a Julio Cesar, con Acquafresca e soprattutto Biondini.
QUANTI ERRORI - Il pareggio di Ibrahimovic arriva grazie all'ottimo lavoro di Crespo sulla fascia sinistra. Allegri non fa una piega e ordina ai suoi di continuare a pressare, nonostante l'1-1, in trasferta, contro l'Inter. Se il coraggio del tecnico andasse di pari passo con la mira dei suoi giocatori, Cellino avrebbe un club in zona Uefa. E invece Cossu e ancora Acquafresca, litigano con il pallone, mandando in fumo due occasioni che gridano vendetta: senza avversari il fantasista (parata di Julio Cesar), a porta vuota l'attaccante (alto).
ULTIMI FUOCHI - Troppa grazia sprecata dal Cagliari. Tutti si aspettano il gol nerazzurro, che non arriva nonostante il lavoro di Cruz e Muntari, con il destro del ghanese a sporcare il palo di Marchetti. A un certo punto Mancini la butta dentro sugli sviluppi di una punizione ma è chiaramente in fuorigioco. Mourinho crede che sia fatta, scatta sulla panchina ma a differenza di quanto avvenuto a Siena, lo sprint finale non è dolce per il portoghese. Domani la Juve può accorciare le distanze.
Antonino Morici

Mourinho: "Primo tempo negativo"
10 gennaio 2009 - Un momento "abbastanza normale" quello che l’Inter ha evidenziato questa sera nel pareggio per 1-1 a San Siro contro il Cagliari. Il tecnico nerazzurro Josè Mourinho definisce così lo stato di forma non particolarmente brillante della sua squadra: "Quando abbiamo trovato un undici di base abbiamo vinto tante partite, questo - ha detto Mourinho a Sky - è un momento abbastanza normale, in cui abbiamo qualche problema di squalificati. A Siena Stankovic, oggi Maicon, con l’Atalanta non avremo Muntari. Non si può mai giocare con la stessa squadra, e quando la squadra trova il suo equilibrio anche se manca soltanto uno si fa sentire". Mourinho ha ammesso che il primo tempo della gara di questa sera è stato "non positivo": "Siamo migliorati dopo il loro gol, ma poi il Cagliari ha giocato veramente bene in contropiede", ha aggiunto. Decisivo nell’azione del pareggio è stato Hernan Crespo, su cui Mourinho conferma la sua opinione: "E’ un bravissimo professionista, ha giocato tanto anche se non è quasi mai stato titolare. Ha partecipato al gol, è vero, ma non vedo ragione per cambiare tutto perché ha partecipato a un gol. Io stimo tanto, è qua per aiutare la squadra e sicuramente giocherà di più".

da calciomercato.com

Acquafresca fa lo sgambetto all'Inter, a San Siro finisce 1 a 1

22:25 del 10 gennaio
claudio villa/Grazia Neri I nerazzurri non riescono a centrare la nona vittoria consecutivacontro il Cagliari a causa dello sgambetto di Robert Acquafresca. Ibra e compagni riescono a recuperare al gol dell'attaccante cagliaritano raggiungendo il pareggio.

Dopo un'inizio macchinoso, la partita è ricca di occasioni da rete e vede i nerazzurri protagonisti in avanti con numerose occasioni che la squadra guidata da Mourinho riesce a costruire ma non a realizzare.

A colpire e affondare i nerazzurri è però Acquafresca, giovane attaccante di proprietà dei nearzzurri e ora protagonista a Cagliari, che realizza con un bel tiro dai 15 metri al 20esimo.

Il gol del pareggio arriva invece al 32esimo al termine di una belal azione di Crespo. L'argentino crea e Ibra colpisce a pochi passi dalla porta.
Per l'Inter si tratta del secondo pareggio casalingo dall'inizio del campionato.
Inter-Cagliari 1-1
Classifica:
Inter 43 , Juventus 36, Milan 33, Fiorentina 32, Genoa 32, Napoli 30, Lazio 27, Catania 25, Atalanta 24, Palermo 23, Roma 23, Udinese 22, Cagliari 22, Sampdoria 19, Siena 19, Bologna 15, Torino 15, Lecce 14, Reggina 13, Chievo 9.

Samp, Marotta: 'Mai chiesto Balotelli all' Inter', e intanto da Londra...

18:20 del 10 gennaio
Foto Grazia Neri/Edoardo Fanini La Sampdoria smentisce l'ipotesi di voler acquistare il giovane Balotelli nel prossimo mercato di gennaio. A mettere la parola fine sull'ipotesi di vedere Balotelli in blucerchiato è l-amministratore delegato del liguri Beppe Marotta: "Non ci saranno grandi colpi - dice Marotta -. Non c`e' stato nessun rifiuto da parte dell'Inter per Balotelli, semplicemente perchè da parte nostra non c`e` stata alcuna richiesta".

Altra smentita riguarda la presunta partenza di Antonio Cassano: "Una sua partenza al momento e` solo fantacalcio, non ci sono mai state trattative, ha dichiarato Marotta, anche Balotelli non sembra in procinto di raggiungere la corte di Mazzarri.

Intanto da 90esimo minuto serie B il procuratore italiano Pasqualin rivela un retroscena di mercato, l'insistenza di Gianfranco Zola per avere Balotelli al Wet Ham: "Zola chiama di continuo Balotelli per portarlo al West Ham", ha dichairto Pasqualin.

In serata è porò arrivata una secca smentita da parte di Gianfranco Zola: "Non ho mai chiamato Balotelli". A parlare delle chiamate di Zola al talento interista era stato l'esperto procuratore di mercato Claudio Pasqualin su Rai Tre a Novantesimo Minuto -. Ho troppo rispetto dell'Inter e del suo allenatore - ha detto Zola - per poter chiamare i tesserati nerazzurri. L'ultima volta che ho sentito Balotelli - aggiunge - è stato quando mi ha chiamato per farmi l'in bocca al lupo per la mia avventura al West Ham. Io non mi occupo di mercato al West Ham, lo fa il ds Gianluca Nani. Non ho il piacere di conoscere Pasqualin, né credo lui sia il procuratore di Pasqualin per essere in grado di fare le affermazioni che ha fatto e che io smentisco categoricamente".

Inter Moratti: 'Non credo che Balotelli verrà ceduto'

21:09 del 10 gennaio
Moratti mette il freno a Balotelli. Il presidente dell'Inter Massimo Moratti non crede alla cessione di Mario balotelli: "Non credo proprio che Balotelli lascerà l'Inter a gennaio - ha detto Moratti nel prepartita di Inter-Cagliari ai microfoni di Sky -. Credo che lui possa avere il tempo di imparare da Mourinho la disciplina tattica e quella di vivere in una squadra e in una società di questo genere. Lo può fare con la nostra fiducia perchè ha il talento, l'intelligenza e il carattere per diventare un grandissimo campione ma anche il grande campione deve passare per determinate strade. Ha un allenatore positivo come Mourinho, ne approfitti".


Inter Mourinho: 'E' un punto guadagnato'

22:55 del 10 gennaio
Mourinho sembra accettare il pareggio anche se non manca di esprimere i dubbi circa la prestazione dei suoi: "Il primo tempo è stato noioso, di controllo da parte del Cagliari e senza intesità da parte dell'Inter - ha detto Mourinho -. Il Cagliari ha segnato quando avevavmo il controllo della partita. Abbiamo guadagnato un punto più che averne persi due. Una partita così la potevamo anche perdere. DI certo è mancata intensità e velocità. Quando abbiamo trovato un undici di base abbiamo vinto tante partite, questo è un momento abbastanza normale, in cui abbiamo qualche problema di squalificati. È successo a Siena quando mancava Stankovic, oggi non c'era Maicon, con l'Atalanta non avremo Muntari. Non si può mai giocare con la stessa squadra, e quando la squadra trova il suo equilibrio anche se manca soltanto uno si fa sentire".

Mourinho ha poi parlaro di Quaresma e Mancini: "Posso fare una critica globale, poi la farò personalmente ai goicatori - il responsabile primo davanti a tutti è l-allenatore".

Inter-Cagliari Il tabellino

22:40 del 10 gennaio
Ecco il tabellino di Inter Cagliari:
Inter e Cagliari 1-1

Inter: Julio Cesar , Zanetti, Cordoba (1' st Quaresma ), Samuel (23' st Crespo), Maxwell, Figo (23'st Mancini), Cambiasso, Chivu, Muntari, Ibrahimovic, Cruz. All.: Mourinho.

Cagliari: Marchetti, Pisano, Canini, Astori Agostini, Fini (36' st Lazzari), Conti, Biondini (48' st Parola), Cossu, Jeda, Acquafresca (39' st Matri). All.: Allegri.

Arbitro: Pierpaoli di Firenze
Marcatori: 20'st Acquafresca (Cag), 32'st Ibrahimovic (Int). Ammoniti: Muntari (Int), Cossu (Cag).

Bologna Mihajlovic: 'Di Vaio all'Inter? Solo per Ibrahimovic'

21:25 del 10 gennaio

Sinisa Mihajlovic non ha intenzione di provarsi di MArco Di vaio, a meno che: "Di Vaio all'Inter? No, anche perchè Di Vaio non può andare via senza il mio permesso. Glielo potevamo anche dare, se in cambio dall'Inter fossero arrivati Ibrahimovic, Maicon e un altro giocatore, altrimenti no - ha detto il tecnico serbo -. Io lavoro con i giocatori che ho a disposizione e sono contento di loro. Alla dirigenza ho detto che sul mercato dobbiamo prendere solo giocatori che ci possano far fare un salto di qualità. Se poi la squadra rimane così, per me non è un problema, perchè ha dimostrato il proprio valore e sa quello che può fare: sono contento di quello che i giocatori stanno facendo -conclude- e sono tranquillo con la squadra che ho oggi nelle man".

Londra Zola: 'Mai chiamato Balotelli'

21:34 del 10 gennaio
Gianfranco Zola smentisce le voci che si sono diffuse circa sue telefonata a Mario balotelli per farlo arrivare in rpestito al West Ham: "Non ho mai chiamato Balotelli". A parlare delle chiamate di Zola al talento interista era stato l'esperto procuratore di mercato Claudio Pasqualin su Rai Tre a Novantesimo Minuto -. Ho troppo rispetto dell'Inter e del suo allenatore - ha detto Zola - per poter chiamare i tesserati nerazzurri. L'ultima volta che ho sentito Balotelli - aggiunge - è stato quando mi ha chiamato per farmi l'in bocca al lupo per la mia avventura al West Ham. Io non mi occupo di mercato al West Ham, lo fa il ds Gianluca Nani. Non ho il piacere di conoscere Pasqualin, né credo lui sia il procuratore di Pasqualin per essere in grado di fare le affermazioni che ha fatto e che io smentisco categoricamente".

Bologna Mihajlovic 'Di Vaio all'Inter in cambio di Ibra e Maicon'

13:07 del 10 gennaio
"Di Vaio non si muoverà da Bologna". Parola di Sinisa Mihajlovic, che, a fronte del sondaggio dell'Inter per portarlo in nerazzurro, è stato irremovibile: "Senza il mio permesso non va da nessuna parte. Potremmo magari lasciarlo partire - ha poi aggiunto, sorridendo - in cambio di Ibrahimovic, Maicon e magari qualche altro...". Il tecnico serbo non vuole insomma privarsi per nessun motivo del giocatore che con 12 gol è stato il trascinatore della ripresa del Bologna. Dopo le polemiche delle settimane scorse, Mihajlovic ha mandato messaggi distensivi anche a Mourinho. "A cena con lui? Certo che ci andrei - ha detto l'ex vice di Mancini - potrei sempre imparare tante cose con lui. Non so se a lui piace quello che piace a me, magari lui sceglie da mangiare e io da bere. Però - ha scherzato - prima deve bere un paio di grappe e superare così l'esame degli uomini forti".

da sportmediaset.it

Acquafresca fa tremare
Ibra regala il pari a Mou

Ibra risponde ad Acquafresca

Inter fermata sull'1-1 dal Cagliari. Il futuro bomber nerazzurro porta avanti i sardi, che vengono raggiunti dal gol dello svedese

Inter: solo un pari col Cagliari

Ibrahimovic risponde ad Acquafresca

Si interrompe con la prima gara del 2009 la serie di vittorie in campionato dell'Inter. I nerazzurri pareggiano infatti 1-1 a San Siro col Cagliari, in una sfida che soprattutto nel secondo tempo regala tantissime occasioni da rete. Sono i sardi a passare in vantaggio con un gol dell'attesissimo Acquafresca e a sfiorare addirittura il clamoroso rappoppio, ma Ibrahimovic, servito da un grande assist di Crespo, regala un punto a Mourinho.

LA PARTITA
Mourinho
risolve i dubbi della vigilia scegliendo l'esperienza. A occupare la corsia di destra difensiva è infatti Zanetti, con Chivu a centrocampo e il giovane Santon che si accomoda in panchina. In mezzo al campo Figo viene preferito a Jimenez, ma è Muntari a fungere da trequartista. Rispetto all'ultima gara nel 2008, il Cagliari, privo dei centrali titolari Lopez e Bianco, ritrova Conti, con Cossu che può così tornare nel suo ruolo naturale, alle spalle di Jeda e Acquafresca.

Discreto l'avvio dell'Inter: passano quattro minuti e Maxwell testa i riflessi di Marchetti. Poco dopo, prima Chivu e poi Ibrahimovic calciano con il sinistro sopra la traversa. Al 13' lo stesso Ibra riceve una gran palla da Cruz, concludendo però tra le braccia di Marchetti. Il Cagliari comunque non si scompone e mostra un buon possesso palla. La grande occasione nerazzura si ha sugli sviluppi di un calcio di punizione di Figo, quando Cruz è dimenticato dalla difesa sarda e mette fuori un facile colpo di testa. In seguito altra palla inattiva e altra opportunità, con il tocco di Samuel di poco a lato. Sul finire del primo tempo è capitan Zanetti a trascinare l'infreddolito pubblico di San Siro con due conclusioni pericolose, ma la frazione si chiude comunque sullo 0-0. I primi 45' dell'anno evidenziano la stessa Inter del 2008: non certo spettacolare, ma solida, contro un Cagliari che non sfigura.

La ripresa si apre con Quaresma in campo per Cordoba. Il portoghese si piazza a sinistra e l'Inter passa al 4-4-2. L'ex giocatore del Porto si segnala subito per due conclusioni dalla distanza: inguardabile la prima, più vicina alla porta di Marchetti la seconda. Al 9' il pubblico milanese grida alla rete: Figo in profondità per Zanetti, dal capitano a Ibra, che da pochi passi commette un errore non certo degno di un pretendente al Pallone d'Oro. Quando sembra che l'Inter possa passare, arriva la rete del Cagliari e a segnarla non poteva che essere Robert Acquafresca: il futuro bomber nerazzurro beneficia della scivolata di Samuel, stoppa al limite dell'area e supera Julio Cesar. Mourinho rischia allora il tutto per tutto: dentro anche Crespo e Mancini. A rendersi pericoloso è però nuovamente il Cagliari, con Biondini e un grande Acquafresca. Occasioni del raddoppio mancate e arriva così il pareggio: Ibrahimovic approfitta di una grande azione di Crespo e tocca in rete sull'assist dell'argentino. L'Inter è sbilanciata e concede ovviamente spazi, ma Acquafresca stavolta perdona, fallendo un facile tocco da pochi passi. Anche l'Inter ha di che recriminare, quando Muntari trova il palo esterno. All'ultimo respiro i nerazzurri vanno in gol con Mancini, ma la rete è giustamente annullata per fuorigioco.

La gara si chiude così sull'1-1. Ci si aspettava certamente di più dall'Inter, che questa volta, diversamente da Siena, ha anche il torto di dimostrarsi poco cinica. La nota positiva è il punto conquistato, in una gara che si poteva davvero perdere. Grande Allegri e grande Cagliari: fosse una squadra più concreta sarebbe da parte sinistra della classifica.

LE PAGELLE
Crespo 6,5
Inaspettatamente, è lui a togliere le castagne dal fuoco a Mourinho e a evitare all'Inter la sconfitta e la brutta figura. La sua grande azione sulla sinistra è degna dei bei tempi e serve a recapitare a Ibrahimovic una palla su cui non si può sbagliare.
Zanetti 7
Centrocampo o difesa, destra o sinistra, il capitano è sempre l'anima di questa Inter. Giocando da terzino non può avere la potenza dirompente di Maicon, ma riesce comunque a essere il trascinatore della squadra, sfiorando anche la rete con due conclusioni che ricordano tanto quella vincente contro la Roma e valsa uno scudetto.
Biondini 6,5
Prova di carattere e dinamismo sul palcoscenico di San Siro. Svolge il ruolo di interno sinistro nel centrocampo a tre del Cagliari, riuscendo a dare copertura alla squadra, ma anche a proporsi e a sfidare la difesa interista. Tutto bene, peccato solo per la palla dello 0-2 non trasformata.
Ibrahimovic 6
Classe, tecnica, potenza. Lo svedese ha certamente queste qualità, ma proprio per questo è grave che fallisca dei gol come quelli non trasformati contro il Cagliari, prima di realizzare. Se eliminasse questo difetto l'Inter soffrirebbe meno, e lui si avvicinerebbe a un certo trofeo francese...
Acquafresca 6,5 La gara è difficilissima per lui, sia per le ovvie implicazioni psicologiche, sia perchè non arrivano molte palle giocabili dalle sue parti. Alla prima occasione mostra però tutte le sue grandi doti, approfittando della scivolata di Samuel e trafiggendo Julio Cesar. Fallisce però un semplicissimo tocco per il 2-1 che gli costa mezzo punto in meno in pagella.
Quaresma 5
Attenuante: non è semplice giocare con un pubblico pronto a fischiarti al primo pallone che tocchi. L'ex giocatore del Porto non fa però nulla per far cambiare idea ai sostenitori nerazzurri, sbagliando anzi tanti palloni in modo grossolano.

Mattia Fariselli

IL TABELLINO
Inter-Cagliari 1-1
Inter
(4-3-1-2): Julio Cesar 6,5; Zanetti 7, Cordoba 6 (1' st Quaresma 5), Samuel 6 (23' st Crespo 6,5), Maxwell 6,5; Figo 6 (23' st Mancini 6), Cambiasso 6, Chivu 5,5; Muntari 6; Ibrahimovic, 6 Cruz 5. A disposizione: Toldo, Materazzi, Santon, Jimenez. All. Mourinho
Cagliari
(4-3-1-2): Marchetti 6,5; Pisano 6, Canini 6, Astori 6,5, Agostini 6; Fini 6 (35' st Lazzari sv), Conti 6,5, Biondini 6,5 (48' st Parola sv); Cossu 6; Acquafresca 6,5 (40' st Matri sv), Jeda 5,5. A disposizione: Lupatelli, Ferri, Matheu, Larrivey. All. Allegri
Arbitro: Pierpaoli
Marcatori: 20' st Acquafresca (C), 32' st Ibrahimovic (I)
Ammoniti: Muntari (I)

10 gennaio 2009

"Potevamo anche perdere"

Mourinho: "Una partita atipica"

Due punti persi. O forse, contro il Cagliari, l'Inter può pensare di averne guadagnati due, come sostiene José Mourinho: "Alla fine abbiamo avuto occasioni per segnare il 2-1, ma è vero che potevano farlo anche loro, la nostra reazione è stata rischiosa. E' stata una partita atipica dopo un primo tempo francamente noioso, da 0-0". Un applauso a Crespo, assist-man per Ibra: "Non ha mai giocato come titolare, ma ha sempre dato il suo contributo"

da repubblica.it

SPORT - CALCIO - PARTITE SERIE A

I sardi fermano i campioni d'Italia sull'1-1 dopo aver rischiato di vincere
Nerazzurri a corto di idee, il pari di Ibra solo dopo una girandola di cambi

Acquafresca frena un'Inter confusa
il Cagliari sfiora il blitz a San Siro

Acquafresca frena un'Inter confusa
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Astori strattona Zanetti

MILANO - E' cominciato male il 2009 per l'Inter, salvata da Ibrahimovic contro un Cagliari lodevole. I giovanotti nerazzurri, frastornati da lunghi viaggi intercontinentali, magari appesantiti dal cappone natalizio, certamente messi in difficoltà da un ottimo Cagliari per un'ora e un quarto, hanno fatto una figuraccia. Per la gioia degli antagonisti nella corsa allo scudetto, naturalmente, e della squadra sarda che in tredici partite ha fatto 22 punti, fermando entrambe le milanesi.

Mourinho a un certo punto - sotto per il gol di Acquafresca - ha fatto saltare tutte le geometrie, ficcando dentro punte su punte, rischiando molto, ma ottenendo il pareggio, pur rischiando di perdere. Il Cagliari - per la dodicesima partita in gol - ha avuto occasioni clamorose con Biondini, Cossu e Acquafresca, prima di un palo (esterno) colto da Muntari. Insomma, un'Inter in chiara difficoltà. E se l'assenza del duo centrale difensivo Lopez-Bianco nel Cagliari si è sentito nei primi minuti perché Astori e Canini han dovuto un po' raccapezzarsi, l'infortunio di Stankovic e la squalifica di Maicon hanno pesato maggiormente sull'impostazione del gioco offensivo dell'Inter.

Non che Zanetti - spesso scatenato nelle percussioni e nel tiro - se ne sia stato a guardare; anche Figo ha lottato con pervicacia senza tuttavia risultati molto concreti. L'ottima organizzazione del Cagliari, molto abile nel pressare a centrocampo e con Cossu e Biondini pronti a proporsi in avanti, ha dato filo da torcere ai nerazzurri. Nel corso del primo tempo all'Inter è mancato il miglior apporto dell'acciaccato Muntari (che sembrava dovesse uscire dopo una decina di minuti) e Cruz non è stato efficace come in altre occasioni. Ibrahimovic, un po' isolato (e ben controllato da Canini) ha tentato invano qualche giocata delle sue.

Le vere occasioni da gol sono state poche: Biondini al 13' da buona posizione sulla sinistra ha messo fuori; su punizione di Figo al 25' Cruz (in offside) ha sbagliato mira; tre minuti dopo lo stesso portoghese ha imbeccato Samuel che non ha trovato la porta; al 31' un tiro di Cossu è stato deviato fuori dalla difesa; due belle proiezioni di Zanetti in finale di primo tempo hanno costretto il bravo Marchetti a interventi molto tempestivi.

L'Inter non è apparsa brillante, mentre il Cagliari, molto ben messo in campo, ha tenuto. Mourinho nella ripresa ha tolto Cordoba, dolorante alla schiena, ha arretrato Chivu e ha inserito Quaresma davanti, sulla sinistra: 4-4-2 e Inter spiccatamente a trazione anteriore, quindi. Il portoghese ha tentato il colpacccio subito (alto di poco), rendendosi pericoloso anche in altre circostanze.

Ibrahimovic ha avuto due palle importanti da Zanetti e Figo ma le ha messe fuori, dando se non altro l'impressione di un Inter più determinata. Il Cagliari ha rinculato. Astori e Canini hanno dovuto intervenire ripetutamente. Poi, al 20' il colpo di scena: Fini da destra verso Acquafresca, Samuel è scivolato e l'attaccante (di proprietà della società nerazzurra) di destro, appena in area, ha battuto Julio Cesar.

A questo punto - dopo un tiro alto di Biondini - Mourinho ha inserito Crespo e Mancini per Samuel e Figo: tutti all'attacco, con un assetto difensivo un po' allegro, tanto che Biondini al 27', su imbeccata di Jeda, ha sbagliato dal dischetto la palla del 2-0 e Acquafresca al 29' ha messo alto da buona posizione. Insomma, il Cagliari avrebbe potuto far polpette dell'Inter. Ma per una legge del calcio, a gol sbagliato segue un gol dell'avversario: al 31' così Crespo ha dribblato due volte Fini sulla sinistra e ha poi messo sul secondo palo, dove Ibrahimovic ha toccato nella porta vuota.

Al 35' Cossu ha avuto sul sinistro la palla del 2-1 ma ha tirato centrale. Insomma, una partita incandescente: Allegri ha inserito Lazzari al posto di Fini. Al 38' su diagonale di sinistra di Cossu, deviato da Julio Cesar verso Acquafresca che ha messo fuori da due passi a porta vuota. Al 41' Muntari ha colto un palo dopo un bel duetto con Cruz sulla sinistra. Al 49' è stato annullato (giustamente) un gol di Mancini su colpo di testa di Ibrahimovic. Ma il Cagliari non avrebbe meritato certo di perdere. Tutt'altro.

INTER-CAGLIARI 1-1

INTER
(4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Cordoba (1' st Quaresma), Samuel (23' st Crespo), Maxwell; Muntari,
Cambiasso, Chivu; Figo (23' st Mancini); Cruz, Ibrahimovic.
In panchina: Toldo, Jimenez, Materazzi, Santon.
Allenatore: Mourinho.

CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Pisano, Astori, Canini, Agostini; Fini (35' st Lazzari), Conti, Biondini (48' st Parola); Cossu; Jeda, Acquafresca (38' st Matri).
In panchina: Lupatelli, Larrivey, Matheu, Ferri.
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Pierpaoli di Firenze

RETI: 20' st Acquafresca, 32' st Ibrahimovic

NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 45.000 circa. Ammoniti: Muntari. Angoli: 7-3 per l'Inter. Recuperi: 2' pt e 5' st.

(10 gennaio 2009)

da corriere.it

SERIE A

Il Cagliari frena
la corsa dell'Inter
Acquafresca porta in vantaggio
i sardi, Ibra evita la sconfitta.


Il Cagliari ferma l'Inter a San Siro

Pareggio per 1-1. Juventus e Milan sono pronte ad accorciare le distanze già domenica


L'inter trema a San Siro: alla fine è 1 a 1 con il Cagliari ma la squadra sarda ha avuto diverse occasioni per chiudere l'incontro a proprio favore dopo il gol di Robert Acquafresca (nella foto LaPresse).
I nerazzurri, già campioni d'inverno prima della sosta natalizia, muovono la classifica ma danno fiato alle ambizioni delle inseguitrici. In primis della Juventus, che se la vedrà con il Siena. E poi del Milan, che ora può contare anche su Beckham, pur se difficilmente domenica sera contro la Roma si vedrà il centrocampo con i «Magnifici sei» (Seedorf, Pato, Kakà, Pirlo, Ronaldinho e Beckham). Gli altri incontri: Bologna-Chievo, Fiorentina-Lecce, Napoli-Catania, Palermo-Atalanta, Reggina-Lazio, Udinese-Sampdoria.

L'INTER PUNITA DAL SUO «FUTURO» - Mourinho, privo di Stankovic e Maicon, schiera Muntari e Chivu a centrocampo con Cambiasso e Figo e sposta Zanetti a difendere sulla destra. Davanti è Cruz a fare compagnia a Ibrahimovic. Il primo tempo si chiude senza gol anche per la bravura del portiere del Cagliari, Marchetti, che frustra i tentativi nerazzurri, in particolare due belle discese di Zanetti. Nella ripresa il tecnico portoghese sostituisce Cordoba con Quaresima e arretra Chivu accanto a Samuel. La musica cambia: l’Inter spinge molto anche se e la mira di Ibrahimovic non è quella delle migliori serate. Ma proprio nel momento di maggiore pressione dei nerazzurri il Cagliari piazza l'1-0 con Acquafresca (per lui probabile futuro in nerazzurro) complice una scivolata di Samuel. A partita persa Mourinho schiera tutte le sue punte: dentro anche Crespo e Mancini. Ma è il Cagliari a rischiare il raddoppio almeno tre volte. Il pareggio di Ibrahimovic arriva grazie a una spettacolare azione di Crespo che mette sul piedi dello svedese un pallone impossibile da sbagliare.

MOURINHO: «PAGHIAMO LE SQUALIFICHE» - Non è però preoccupato Josè Mourinho per il mezzo passo falso della sua squadra. Parlando ai microfoni di Sky Sport il tecnico nerazzurro ha spiegato: «Quando abbiamo trovato un undici di base abbiamo vinto tante partite, questo è un momento abbastanza normale, in cui abbiamo qualche problema di squalificati. È successo a Siena quando mancava Stankovic, oggi non c'era Maicon, con l'Atalanta non avremo Muntari. Non si può mai giocare con la stessa squadra, e quando la squadra trova il suo equilibrio anche se manca soltanto uno si fa sentire». «Il primo tempo non è stato buono - ha aggiunto - il nostro momento migliore è stato dopo il loro gol». Alla domanda se ci sarà spazio per Hernan Crespo, Mourinho non si sbilancia: «È un bravissimo professionista, ha giocato tanto anche se non è quasi mai stato titolare. Ha partecipato al gol, è vero, ma non vedo ragione per cambiare tutto». Poi, riferendosi alla prossima sfida di Champions col Manchester United ha detto: «Giocando così si rischia. Se l'Inter arriva all'appuntamento con la squadra migliore avremo le nostre possibilità».

da sport.it

Robert Acquafresca, Cagliari 2008-2009 © AP

SERIE A
Acquafresca spaventa l'Inter, finisce 1-1
A San Siro, nel secondo anticipo della 18/a giornata, il Cagliari sfiora il colpaccio costringendo la capolista Inter al pari. Sardi in vantaggio con Acquafresca prima del pari firmato dal solito Ibrahimovic. Per i nerazzurri, in ombra, termina così la striscia di otto vittorie consecutive.

Acquafresca spaventa l'Inter, finisce 1-1 L'Inter inizia male il 2009 non andando oltre l'1-1 casalingo contro un ottimo Cagliari. Dopo un primo tempo molto equilibrato, i sardi sono passati in vantaggio al 20' della ripresa grazie ad Acquafresca. Imbottiti di punte, i nerazzurri hanno raggiungo subito il pari con Ibrahimovic prima del finale palpitante con occasioni da rete da una parte e dall'altra. Mourinho chiude amaramente la striscia di otto successi di fila e teme un ritorno della Juventus.

NEWS

10-01-2009 - 22:28
A San Siro finisce 1-1 tra Inter e Cagliari
Nel secondo anticipo della 18/a giornata il Cagliari ferma la capolista Inter a San Siro. Dopo un primo tempo brutto e giocato sotto ritmo, il match è cresciuto d'intensità nella ripresa. Gli ospiti sono passati in vantaggio a sorpresa al 20' grazie ad una giocata di Acquafresca. Bellissimo il finale con i padroni di casa tutti in avanti alla ricerca del pari e il Cagliari pericolosissimo in contropiede. Al 31' è stato Ibrahimovic a firmare il pari definitivo dopo una bella azione di Crespo.

da sportitalia.com

Sabato, 10 gennaio 2009 Serie A

Il Cagliari blocca l'Inter


Una manciata di gradi sotto lo zero è il gelido abbraccio di San Siro per la prima dell'Inter nel 2009. una morsa resa ancor più fredda dallo scarso pubblico presente e da un Cagliari in discreto stato di salute che Allegri non annuncia barricadero, ma ovviamente prudente.

Isolani inediti in difesa. Fuori i centrali titolari, Bianco e Lopez (squalificati). Cerniera difensiva anti Ibra affidata all'inedita coppia Canini-Astori. Mourinho, che nel far west del calciomercato ci sguazza, fa le sue scelte in libertà e rilancia Figo alle spalle di Cruz e Ibraimovic stante l'assenza di Stankovic infortunato.

L'Inter aggredisce da subito la partita e dopo 4 minuti chiama Marchetti al primo intervento della serata. È Maxwell a slalomeggiare tra le maglie rosse degli ospiti: sicura la risposta del numero uno ex Albinoleffe alla botta del brasiliano.

il Cagliari interpreta il copione come da manuale. Difesa compatta, centrocampo aggressivo e contropiede, per cercare di prendere fuori posizione la difesa nerazzurra

la preoccupazione di Allegri per l'inedita coppia difensiva si concretizza al 13' nella topica di astori, che pecca di eccessiva sicurezza sulla pressione di Cruz e consente all'argentino di servire Ibrahimovich: destro di prima intenzione, Marchetti è in traiettoria e blocca.

Sul ribaltamento di fronte il Calgiari si affaccia per la prima volta nelle area dell'Inter, ma Biondini da posizione defilata trova solo l'esterno della rete. La fase difensiva predisposta da Allegri è ben interpretata dalla squadra, che all'Inter concede occasioni solo da calcio piazzato.
Al 25' è Figo a scodellare una punizione perfetta per l'inserimento di Cruz. L'argentino è in posizione regolare, ma tutto solo al centro dell'area sbaglia commette un errore non da lui spedendo fuori un'incornata a colpo sicuro.

Buona anche l'occasione per Samuel due minuti dopo. L'assist questa volta parte dalla punizione di Cambiasso, ma la scivolata del difensore sul primo palo sfiora soltanto l'obiettivo grosso.

nell'ultimo quarto d'ora di prima frazione l'Inter prende in mano la partita, ma il centrocampo di Mourinho non è particolarmente ispirato nel servire le punte e servono due iniziative di capitan Zanetti (sugli scudi nel finale) per impensierire Marchetti, ma alla fine il Cagliari ha buon gioco nel portare lo 0-0 intatto sino all'intervallo.

Nella ripresa Allegri conferma l'undici iniziale che ben ha interpretato i primi 45'. Il collega Mourinho cambia per necessità: fuori Cordoba per problemi fisici, Chivu riportato in difesa, dentro Quaresma,

L'occasione per sbloccare lo 0-0 arriva al 9', quando Figo traccia un corridoio per l'inserimento di un portentoso Zanetti, che dal fondo serve Ibra in area piccola: incredibile l'errore dello svedese sul tap in

E il Cagliari? I rossoblu nella ripresa faticano a oltrepassare la metacampo, accerchiati dal gioco dell'Inter sulle fasce, che trova beneficio dall'ingresso di Quaresma e dalla ritrovata verve di Maxwell, che scodella in area palloni interessanti ma non adeguatamente sfruttati da Cruz e Ibrahimovic. (11'40 – 15'50)

E così alla sua prima sortita il Cagliari passa. La ripartenza degli isolani è micidiale, ma la scivolata di Samuel è decisiva nel trasformare il cross di Fini in un assist d'oro per Acquafresca. Fino a quel momento in ombra, il giovane attaccante di proprietà nerazzurra ha la freddezza di un veterano per controllare la palla di petto e infilare inesorabilmente Julio Cesar per il suo settimo gol personale.

Mourinho prova immediatamente il doppio cambio Crespo-Mancini per Figo-Samuel: Inter ridisegnata sul 3-4-3., ma è il Cagliari a sfiorare ancora il gol.
L'iniziativa è dell'ex riminese Jeda, che difende palla in area per favorire l'arrivo di Biondini, che cerca il colpo da biliardo sul palo lontano, senza però trovare lo specchio.

Il Cagliari ci crede ed insiste, ancora con Acquafresca, bravo a destreggiarsi ma non altrettanto a inquadrare la porta.

Due occasioni sbagliate portano inevitabilmente al gol subito. Lo segna Ibrahimovic quando scocca il 32', coronando l'azione costruita da Crespo con la complicità della difesa cagliaritana, fino a quel momento impeccabile. Il posizionamento sul cross dell'argentino è almeno discutibile e questa volta lo svedese non manca l'appuntamento con il decimo gol stagionale.

Partita affatto finita, l'ultimo quarto d'ora è una girandola di emozioni ed occasioni. Due quelle che gli ospiti sprecano tra il 35' e il 40'. prima è Cossu a mirare i guantoni di Julio Cesar da buona posizione, poi è Acquafresca a graziare il portiere brasiliano sparando alle stelle da due passi il più facile dei gol e guadagnandosi così la doccia anticipata.

Non è ancora finita, perché al 41' l'Inter sfiora il colpo. L'azione è una gemma di Cruz e Cambiasso, ma il terminale offensivo nella fattispecie è Muntari, che si inserisce bene ma trova soltanto il legno alla destra di Marchetti.

L'ultimissima emozione in pieno recupero, con il gol annullato a Mancini dopo la torre di Ibrahimovic. Decisione giusta quella della terna, che evita al Cagliari una punizione ingiusta e soprattutto riapre il campionato: la serie A è viva, il Cagliari ha fatto la sua parte, la parola passa ora alle inseguitrici dell'Inter.

10 gennaio 2009 20:53 Calcio

Moratti: "Balotelli? approfitti di Mourinho"

"Credo che Balotelli possa avere il tempo di imparare da Mourinho quella che è la disciplina, sia tattica, che di vivere in una squadra di questo genere, in una società di questo genere, avendo la nostra fiducia, perché ha talento, intelligenza e carattere per poter diventare quello che noi pensiamo, un grandissimo campione. Però, anche un grande campione deve passare attraverso determinate strade. Ha la fortuna di avere un allenatore positivo come Mourinho, ne approfitti. Questo è il mio consigliò". Parola di Moratti prima di Inter-Cagliari.

10 gennaio 2009 22:56 Calcio

Mourinho: "Paghiamo le squalifiche"

Mourinho non si scompone per il pari contro il Cagliari: "Quando abbiamo trovato un undici di base abbiamo vinto tante partite, questo è un momento abbastanza normale, in cui abbiamo qualche problema di squalificati. E' successo a Siena quando mancava Stankovic, oggi non c'era Maicon, con l'Atalanta non avremo Muntari. Non si può mai giocare con la stessa squadra, e quando la squadra trova il suo equilibrio anche se manca soltanto uno si fa sentire". "Il primo tempo non è stato buono - ha aggiunto - il nostro momento migliore è stato dopo il loro gol". Alla domanda se ci sarà spazio per Hernan Crespo, Mourinho non si sbilancia: "E' un bravissimo professionista, ha giocato tanto anche se non è quasi mai stato titolare. Ha partecipato al gol, è vero, ma non vedo ragione per cambiare tutto". Poi, riferendosi alla prossima sfida di Champions col Manchester United ha detto: "Giocando così si rischia. Se l'Inter arriva all'appuntamento con la squadra migliore avremo le nostre possibilità

da virgilio.it

ibrahimovicL'Inter stecca la prima: con il Cagliari un pari sofferto

A San Siro finisce 1-1, gol di Acquafresca e Ibrahimovic. I nerazzurri si fermano dopo otto vittorie consecutive.

Inter sotto ritmo, il Cagliari strappa il pari a S.Siro

L'Inter di Mourinho non va oltre l'1-1 col Cagliari nel secondo anticipo della 18^ giornata a San Siro. Reti di Acquafresca e Ibrahimovic, entrambe nella ripresa. Dopo otto vittorie consecutive, dunque, la capolista apre l'anno nuovo con un deludente pareggio interno.

Pubblicato il 10/01/09

inter cagliari
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Serie A: Inter-Cagliari, le foto
L'Inter di Mourinho non va oltre l'1-1 col Cagliari nel secondo anticipo della 18^ giornata a San Siro. Reti di Acquafresca e Ibrahimovic, entrambe nella ripresa. Dopo otto vittorie consecutive, dunque, la capolista apre l'anno nuovo con un deludente pareggio interno.
Un'Inter chiaramente sotto ritmo rispetto alle ultime prestazioni del 2008, evidentemente appesantita dal lavoro di richiamo atletico svolto dopo Natale e che andrà smaltito nelle prossime settimane. Il Cagliari, al contrario, si è presentato a San Siro per giocare la gara a viso aperto forte di una condizione atletica ottimale, ed ha più volte sprecato il match-point prima di subire il pareggio di Ibrahimovic.
LA GARA - Il Cagliari appare fin da subito ben messo in campo, la prima vera palla gol per l'Inter nasce al 12' da un errore difensivo di Astori, che si fa rubar palla da Cruz ma tira un sospiro di sollievo quando Marchetti blocca a terra la conclusione secca ma centrale di Ibrahimovic.
Al 25' occasionissima per i campioni d'Italia: Figo batte una punizione da sinistra, Cruz sfugge al fuorigioco cagliaritano ma il suo colpo di testa da ottima posizione è fuori. Due minuti dopo calcio piazzato dal lato opposto, questa voltabatte Cambiasso e la deviazione ravvicinatissima di Samuel è di poco a lato. Prima del riposo Marchetti deve intervenitre due volte in due minuti su altrettante conclusioni dal limite di capitan Zanetti.
Nella ripresa Mourinho lascia negli spogliatoi Cordoba, arretra Chivu e rilancia Quaresma sull'out sinistro. L'inizio di frazione lascia intravedere un'Inter più determinata, e già al 6' Ibra si mangia un'occasione d'oro sull'assist di Zanetti. Ma il Cagliari ha più gamba, le ripartenze degli uomini di Allegri sono sempre più ficcanti, ed al 64' gli ospiti passano: è Acquafresca, il cui cartellino appartiene all'Inter, a fare secco Julio Cesar con un collo destro dal limite dopo il lancio smarcante di Fini.
Mourinho rischia il tutto per tutto mandando in campo Crespo e Mancini per Figo e Samuel e passando ad un 3-4-3 in cui il solo Chivu è difensore di ruolo. Ma è il Cagliari a sprecare prima con Biondini, poi con Acquafresca l'occasione per andare sul 2-0.
L'unico sussulto interista è il gol di Ibrahimovic, che deve solo appoggiare in rete dopo l'ottimo lavoro sulla sinistra e l'assist a centro area di Crespo. Poi però sono ancora i sardi ad avere l'opportunità di tornare in vantaggio, con Cossu che al 79' calcia centrale da posizione favorevolissima ed Acquafresca che all'82' calcia clamorosamente alto da due passi dopo la respinta di Julio Cesar sullo stesso Cossu.
Con la forza dei nervi l'Inter prova l'assedio nel finale, ed all'85' rischia addirittura di vincere la gara: bello scambio in area Muntari-Cruz-Muntari, il sinistro del centrocampista africano scheggia il palo esterno e si spegne sul fondo.

Mourinho: "Primo tempo negativo"

Il tecnico dell'Inter, Mourinho, dopo il pareggio con il Cagliari, 1-1.

Pubblicato il 10/01/09

Il tecnico dell'Inter, Mourinho, dopo il pareggio con il Cagliari, 1-1.

"La squadra quando ha trovato un undici dinamico ha giocato sempre bene; è arrivato un momento abbastanza normale della stagione: a causa degli squalificati non si può giocare con la stessa formazione. Il primo tempo non è stato positivo; poi, una volta subito il gol, sia stati più propositivi. Loro hanno giocato molto bene in contropiede. Alla fine è stata una partita strana. Il Manchester? Questa Inter non può batterlo. L'obiettivo è arrivare all'appuntamento con tutta la rosa al meglio".

da tiscali.it

L'Inter manca la prova del 9, pari con il Cagliari

L'Inter fallisce la prova del 9 e non va oltre l'1-1 in casa con il Cagliari. Al gol di Acquafresca risponde Ibrahimovic. Nel gelo di San Siro, dove la temperatura e' decisamente sotto lo zero, il Cagliari di Allegri prova a fermare la striscia di otto successi dell'Inter in campionato. I sardi devono pero' rinunciare alla coppia dei centrali difensivi titolare Bianco e Lopez, per schierare i giovani di belle speranze Canini e Astori. Mourinho, che ha rinunciato a Balotelli e Adriano, neanche convocati, affianca Cruz a Ibrahimovic, con Chivu a centrocampo. Zanetti sulla destra copre il buco lasciato dalla squalifica di Maicon. Al 6' il primo sussulto del match. Azione personale di Maxwell che avanza fino al limite e lascia partire un sinistro bloccato bene da Marchetti.

Il Cagliari gioca senza remore, cerca sempre la manovra la squadra di Allegri mentre gli uomini di Mourinho preferiscono verticalizzazioni veloci. Al 13' ottima occasione fallita da Ibrahimovic. Cruz ruba palla ad Astori e serve lo svedese, che tutto solo davanti a Marchetti tira in bocca al portiere. Un minuto dopo prima conclusione del Cagliari: ci prova Biondini che colpisce al volo da posizione ravvicinata, ma defilata. Palla sull'esterno della rete. Al 26' Cruz tutto solo in area colpisce di testa, ma manda clamorosamente fuori da posizione favorevole e regolare per l'errore di posizione di Astori. Passano due minuti e Inter ancora vicinissima al gol. Punizione di Figo da destra, Samuel arriva in spaccata sul primo palo, ma il pallone esce di un soffio. Il Cagliari soffre l'aggressivita' nerazzurra e non riesce piu' a far girare il pallone. Nel finale di primo tempo sale in cattedra capitan Zanetti, che prima, al 42', fa esplodere un esterno destro dal vertice dell'area su cui e' ancora bravo Marchetti a respingere in tuffo, poi di esterno destro da fuori area costringe Marchetti alla respinta in corner. Il Cagliari riesce a contenere e il primo tempo si chiude a reti inviolate.

Dopo l'intervallo Mourinho ripresenta un'Inter con un Quaresma in piu' e un Cordoba in meno. L'ingresso del portoghese porta Chivu sulla linea dei difensori mentre l'ex Porto giostra sulla fascia sinistra in un centrocampo a quattro con Cambiasso e Muntari centrali e Figo a destra. Proprio Quaresma prova dalla lunga distanza al 51', ma il suo tiro non gira abbastanza e la palla finisce fuori. Al 54' ancora una grande occasione per l'Inter: Zanetti se ne va sul fondo e dalla destra mette in mezzo, Ibrahimovic da due passi gira fuori di piatto. Ibra spreca ancora al 57' su cross di Maxwell dalla sinistra lo svedese colpisce di testa, ma la palla finisce alta. Al 65' il gol che sblocca il risultato arriva, a sorpresa, a favore del Cagliari. Fini serve Acquafresca, che al limite stoppa di betto e batte imparabilmente Julio Cesar. Il tecnico dell'Inter corre immediatamente ai ripari ed effettua un doppio cambio: dentro Crespo e Mancini, fuori Figo e Samuel. Al 72' il Cagliari sfiora il 2-0 con Biondini, che manca un gol incredibile. Jeda appoggia il pallone sui piedi del centrocampista, che dal centro dell'area con lo specchio della porta libero manda clamorosamente fuori di piatto destro. Al 74' azione personale di Acquafresca che salta tre difensori come birilli, ma il suo tiro non centra lo specchio della porta. Il Cagliari spreca troppo e l'Inter trova il pari al 77' con Ibrahimovic, ma gran merito del gol va a Crespo, autore di un'ottima azione personale. Ancora sardi in avanti, ma ancora un errore, stavolta di Cossu che spara in bocca a Julio Cesar da ottima posizione. All'83' ancora un gol mangiato dai rossoblu': Acquafresca a porta vuota manda fuori una respinta di Julio Cesar su tiro di Cossu. All'87' la risposta dei padroni di casa e' tutta nel palo di Muntari a Marchetti battuto, ma il tiro dell'ex giocatore dell'Udinese scheggia il legno esterno e si spegne sul fondo. Al 93' l'ultima occasione dell'incontro e' un gol segnato da Mancini, ma annullato dall'arbitro Pierpaoli per posizione di fuorigioco. Dopo cinque minuti di recupero si chiude sull'1-1 l'anticipo di San Siro, gara giocata a viso aperto dalle due squadre e pari sostanzialmente giusto.


Inter: Mourinho 'Brutto 1° tempo, buona reazione'

Jose' Mourinho tira un sospiro di sollievo dopo il pareggio contro il Cagliari: 'Abbiamo giocato male il primo tempo'. Per fortuna dopo lo svantaggio i nerazzurri si sono ripresi lanciandosi alla riscossa: 'Dopo lo 0-1 abbiamo avuto una reazione troppo rischiosa. In quel momento il Cagliari ha giocato davvero bene in contropiede interpretando al meglio la gara'.

Il portoghese lamenta di non aver potuto schierare la formazione migliore: 'Siamo arrivati a un punto della stagione in cui non si riesce a giocare sempre con la stessa squadra. E' vero, ho un grande organico a mia disposizione, ma quando trovi un assetto ideale e' difficile cambiare'. In ogni caso l'apporto degli uomini della pachina, Crespo su tutti, si e' rivelato fondamentale, come riconosce lo stesso Mourinho: 'Hernan ha giocato tanto in stagione, anche se mai da titolare, entrando in campo in molte partite. E' un grande professionista e oggi ha partecipato in modo molto attivo al gol del pareggio. Ma non vedo il motivo di alterare le gerarchie della squadra'.

Parlando di attaccanti, l'Inter ha rischiato di capitolare sotto i colpi del giovane Acquafresca, il cui cartellino appartiene proprio alla societa' di Moratti. Mourinho rivolge i suoi complimenti alla punta cagliaritana, prevedendo un grande futuro per il ragazzo: 'Acquafresca mi piace, oggi ha giocato bene ci ha creato grandi problemi e ha anche segnato. Non so dire al momento se l'anno prossimo giochera' con noi, ma posso dire che ha davvero un gran futuro, anche in questa squadra'. Discorso diametralmente opposto quello su Balotelli, del quale il tecnico e' tornato a parlare dicendo: 'Lui non da quello che voglio io durante la settimana. Deve cambiare perche' gioca in una squadra importante e quindi deve impegnarsi sempre al massimo, se non lo fa perde opportunita' di giocare e il dovere dell'allenatore e' quello di essere onesto con tutti'. Nel finale di intervento, un'ultima battuta: 'Una cosa e' certa, giocando cosi' contro il Manchester direi che non possiamo passare il turno'.


Cagliari: Allegri 'Contentissimo, anche se...'

Il tecnico del Cagliari Massimiliano Allegri sembra non volersi accontentare: 'Una vittoria sarebbe stata eccezionale'. Dopo aver fermato la striscia di vittorie consecutive dell'Inter, l'allenatore rossoblu' ammette: 'L'Inter ci ha messo in difficolta' ma era normale, dispiace perche' una vittoria sarebbe stata fenomenale. I ragazzi, comunque, hanno ampiamente meritato il pareggio. Dobbiamo fare altri 18 punti per salvarci e tre qui a Milano non erano nella nostra tabella di marcia. Devo essere contento di cio' che i ragazzi hanno fatto vedere, sul piano del gioco non ci siamo tirati indietro'.

da corriredellosport.it

Acquafresca: «Visto? Sono da Inter»

L'attaccante del Cagliari: «Spero di aver dimostrato in un futuro di poter vestire la maglia dell'Inter. È un sogno, un obiettivo, spero di arrivarci»

Inter-Cagliari Campionato Serie A TIM 2008 2009© LaPresse

MILANO, 10 mercato - «Spero di aver dimostrato in un futuro di poter vestire la maglia dell'Inter. È un sogno, un obiettivo, spero di arrivarci». E a giugno, salvo sorprese, Robert Acquafresca vedrà esaudito il suo desiderio, nel frattempo però l'attaccante dell'under 21 ha dato un dolore alla sua futura squadra con il Cagliari. Ha segnato il gol del provvisorio 1-0, sbagliandone altri due che avrebbero potuto dare ai sardi una clamorosa vittoria in casa dei campioni d'Italia. «Per noi è un grande risultato - dice l'attaccante a Sky - Peccato, potevamo essere più cinici e chiudere la partita. Io ho avuto un'occasione veramente importante, ho 21 anni e questo dimostra che devo crescere tanto e fare il salto di qualità»

Inter, solo un pari: 1-1 con il Cagliari

I nerazzurri non vanno oltre l'1-1 a San Siro con i rossoblù e iniziano con il piede sbagliato il nuovo anno. Acquafresca gela Mourinho, Ibra acciuffa il pari ma non bastano le cinque punte per trovare il successo. Sono Acquafresca e Cossu ad andare vicini al colpaccio. La Juve ora può portarsi a -4
Zlatan Ibrahimovic© AP/LaPresse

MILANO, 10 gennaio - Inizia con il freno tirato il 2009 dell'Inter che non va oltre il pareggio a San Siro contro il Cagliari nella prima partita del nuovo anno. Quello raccolto non è nemmeno un punto che sta stretto alla squadra di Mourinho, perché se è vero che i nerazzurri hanno per più tempo tenuto in mano il pallino del gioco, è altrettanto vero che le occasioni più clamorose per fare bottino pieno le ha avute la squadra di Allegri nella ripresa con Biondini, Acquafresca e Cossu. Il tecnico portoghese, che le ha provate tutte chiudendo il match con 5 punte (Ibra-Cruz-Crespo-Quaresma-Mancini) può recriminare per il palo esterno colpito da Muntari nel finale e per il gol annullato (giustamente) a Mancini, ma alla fine vede interrompersi la striscia di vittorie consecutive (erano 8) e domani può vedere la Juve accorciare le distanze (se i bianconeri vincono con il Siena si portano a 4 punti).

BOTTA E RISPOSTA - In avvio Mourinho lancia Zanetti esterno di destra in difesa e Chivu a centrocampo. Allegri invece, senza gli squalificati Lopez e Bianco, sceglie la coppia inedita Astori-Canini al centro della difesa e si affida davanti a Jeda e Acquafesca. L'Inter parte bene, prima Cruz serve Ibrahimovic ma il tiro dello svedese è centrale poi è lo stesso argentino a divorarsi un gol già fatto. Crea poco il Cagliari, anche se è ben messo in campo. Finisce a reti inviolate il primo tempo, ma è a inizio ripresa che la partita si infiamma. Mourinho prova a cambiare un pò le cose, inserendo Quaresma per Cordoba bloccato dal mal di schiena e arretrando Chivu in difesa e il primo tiro della ripresa è proprio del portoghese. Quaresma porta senz'altro un pò di vivacità alla manovra nerazzurra, ma al primo tiro in porta, il Cagliari segna. Su lancio di Fini, Samuel scivola e così Acquafresca può prendere la mira e battere Julio Cesar, segnando il suo settimo gol stagionale. Sotto di una rete, Mourinho - come al solito - rischiatutto: dentro Crespo e Mancini per Figo e Samuel e via a un 3-2-5 che apre praterie gigantesche per il Cagliari. Nel finale succede un pò di tutto. Biondini sfiora il raddoppio, ma è Ibrahimovic a trovare il pareggio sfruttando un'ottima iniziativa di Crespo. Sbagliano invece i gol che potevano significare tre punti Cossu e, soprattutto, Acquafresca che manda alto da due metri una corta respinta di Julio Cesar. Muntari in zona Cesarini prende il palo esterno e poi Pierpaoli annulla giustamente per fuorigioco il gol nel recupero di Mancini. Finisce in parità, ora la Juve può approfittarne.

Mourinho: «Inter, questo è un punto guadagnato»

Il tecnico dell'Inter dopo il pari interno col Cagliari: «Non possiamo andare a casa felici»

Jose Mourinho© AP/LaPresse

MILANO, 10 gennaio - Il Cagliari inchioda l’Inter sull’1-1 e rischia anche di espugnare San Siro. E José Mourinho, con l’onestà che gli è consueta, ammette che i sardi hanno messo in grande difficoltà la sua squadra. Colpa anche, secondo l’allenatore nerazzurro, delle squalifiche che stanno togliendo giocatori importanti. «A voi potrà sembrare strano, vista la rosa che abbiamo - afferma Mou ai microfoni di Sky - ma è arrivato un momento della stagione in cui ci troviamo a far fronte a molte squalifiche. A Siena non avevamo Stankovic, oggi ci mancava Maicon, la prossima gara non avremo Muntari. Ci capiterà spesso di non giocare con la stessa formazione, ma è normale a questo punto della stagione. Se manca un giocatore importante, la cosa si fa sentire».

L’ANALISI - Mourinho analizza poi la gara. «Il primo tempo non è stato positivo né per noi né per loro - dice lo Special One -. Siamo migliorati molto dopo il gol del Cagliari. Abbiamo rischiato molto di perdere anche di tre gol. Il Cagliari dopo la nostra rete è andato molto bene. Non possiamo andare a casa felici. Possiamo dire di avere guadagnato un punto». A proposito di Crespo, che è entrato e ha dato un enorme contributo sul gol del pareggio di Ibrahimovic, il tecnico di Setubal non ha intenzione di cambiare il suo atteggiamento. «Hernan non ha mai giocato titolare - dichiara - ma è entrato spesso. Lui dà sempre un contribuito da grande professionista. Oggi ha partecipato a questo gol che dà un punto alla squadra, ma non vedo ragioni per cambiare tutto solo perché ha fatto segnare un gol. Lo stimo molto, troverà più spazio». A Mou viene poi chiesto se all’Inter manchi un regista a centrocampo, che sarebbe utilissimo contro squadre come Cagliari e Siena. «Capisco la domanda - risponde il portoghese -. È vero che contro squadre che giocano con grande intensità noi non siamo la squadra più veloce del mondo. Per decidere i ritmi della partita noi dobbiamo avere la palla. Ma non posso rispondere soprattutto dopo un risultato che non è positivo».

CHAMPIONS LEAGUE – L’Inter vista stasera avrebbe sicuramente dei problemi ad affrontare la corazzata Manchester United, prossima avversaria dei nerazzurri in Champions League. Mourinho ne è consapevole: «Giocando così si rischia - dice -. In questo modo con la squadra campione del mondo non è sufficiente. Ma ho sempre detto che in Champions dipende molto dai momenti, da come arrivi agli appuntamenti e anche dalla fortuna. Se ci arriviamo con tutti i giocatori in condizioni perfette, abbiamo buone possibilità di vincere». Infine, l’allenatore nerazzurro dice la sua sulla violentissima polemica innescata in Inghilterra dalle dichiarazioni di Rafa Benitez, manager del Liverpool, che ha accusato Alex Ferguson, suo omologo al Manchester, di essere favorito dagli arbitri e dai dirigenti della Footoball Association, aggiungendo che all’Old Trafford, casa dei Red Devils, la situazione per le squadre ospiti è sempre difficile. Mourinho si dissocia: «Ho giocato tante volte all’Old Trafford - afferma -. Non ho mai avuto problemi. Ferguson è un allenatore di prestigio che è da tantissimi anni in Premier League. È normale che guardino a lui con occhi diversi ed è normale che qualche volta gli arbitri sbaglino all’Old Trafford davanti a 80 mila persone con il clima che c’è lì. Ma quando andavo lì col Chelsea non ho mai visto nulla di particolare».

Moratti: «Non credo che Balotelli si muoverà dall'Inter»

Il presidente: «Ha l'occasione di poter imparare da Mourinho. La Juve rivuole gli scudettii? Battute»

Werder Bremen vs Inter - UEFA Champions League 2008-09© LaPresse

MILANO, 10 gennaio - «Non credo proprio che Balotelli lascerà l'Inter a gennaio». A ribadire quello che già aveva detto nei giorni scorsi è stato il presidente nerazzurro Massimo Moratti nel prepartita di Inter-Cagliari. «Credo - ha detto ai microfoni di Sky - che lui possa avere il tempo di imparare da Mourinho la disciplina tattica e quella di vivere in una squadra e in una società di questo genere. Lo può fare con la nostra fiducia perchè ha il talento, l'intelligenza e il carattere per diventare un grandissimo campione ma anche il grande campione deve passare per determinate strade. Ha un allenatore positivo come Mourinho, ne approfitti».

LA GEA E GLI SCUDETTI JUVE - Moratti ha poi parlato della sentenza del processo Gea: «È una condanna. Non conosco bene quella situazione della Gea ma è una condanna ed è sempre qualcosa che dà fastidio». Infine, sui due scudetti tolti che la Juve reclama: «Sono battute, lasciamole per quello che sono».

«Zola chiama di continuo Balotelli per portarlo al West Ham»

Lo ha rivelato l'esperto agente di mercato Claudio Pasqualin durante Novantesimo Minuto

Balotelli© LaPresse
Gennaio - «Zola chiama di continuo Balotelli per portarlo al West Ham». A svelare il curioso retroscena è stato l'esperto agente di mercato Claudio Pasqualin in diretta su Rai Tre durante Novantesimo Minuto di serie B. Ci sarebbe dunque anche la squadra inglese, nonostante le smentite arrivate nei giorni scorsi dal ds Nani, a fare pressione sull'attaccante nerazzurro per gennaio. Balotelli è stato escluso da Mourinho dai convocati per la partita fra Inter e Cagliari in programma stasera a San Siro.

Mou: «Balotelli cambi atteggiamento»

Il portoghese torna a bacchettare il giovane attaccante dell’Inter. Mentre ha solo parole di miele per Acquafresca

Mou: «Balotelli cambi atteggiamento»© Grazia Neri

MILANO, 10 gennaio - Uno è stato grande protagonista, segnando un bel gol e sbagliandone un altro colossale. L’altro ha seguito la gara dalla tribuna, domandandosi probabilmente quale sarà il suo futuro. Sono entrambi giovani, sono entrambi attaccanti e sono entrambi dell’Inter. Ma uno gioca (bene) con la maglia del Cagliari, l’altro non gioca con quella dell’Inter. Parliamo di Robert Acquafresca e Mario Balotelli, il grande protagonista e il protagonista mancato della sfida di San Siro tra nerazzurri e rossoblù. Due giocatori dal grande avvenire, su cui José Mourinho ha idee diverse.

«Acquafresca mi piace - dice il tecnico portoghese -. Oggi ha giocato bene e ci ha creato grandi problemi. Ha fatto anche gol. Ha grandi potenzialità. Se ci sarà il prossimo anno non lo so, decideremo più avanti. Ma mi piace molto e qui a San Siro ha giocato una partita importante».

Parole di miele, dunque, per l’attaccante italo-polacco del Cagliari. Per Balotelli, invece, solo bacchettate. «Mario è un bravo ragazzo che mi piace e che ti entra facilmente nel cuore - comincia lo Special One prima di passare alle critiche - ma non piace quello che in questo momento sta portando alla squadra e come lavora in settimana. Non è l’atteggiamento giusto per un giocatore giovane che deve arrivare. Gli mancano concentrazione e motivazioni. Lui deve cambiare. Continuando così in questa squadra perde delle opportunità.E lui ne ha avute tante. Un allenatore deve essere onesto con tutti e finisce per dare opportunità agli altri».

Zola: «Non ho mai chiamato Balotelli»

Il tecnico del West Ham smentisce le voci: «Ho troppo rispetto dell'Inter e del suo allenatore per poter chiamare i tesserati nerazzurri»

Mario Balotelli© Grazia Neri

ROMA, 10 gennaio - «Non ho mai chiamato Balotelli ». Arriva prontamente la replica dell'allenatore del West Ham Gianfranco Zola alle dichiarazioni fatte in diretta tv ( leggi qui ) dall'esperto procuratore di mercato Claudio Pasqualin su Rai Tre a Novantesimo Minuto. «Ho troppo rispetto dell'Inter e del suo allenatore - ha detto Zola - per poter chiamare i tesserati nerazzurri».

«L'ultima volta che ho sentito Balotelli - aggiunge - è stato quando mi ha chiamato per farmi l'in bocca al lupo per la mia avventura al West Ham. Io non mi occupo di mercato al West Ham, lo fa il ds Gianluca Nani. Non ho il piacere di conoscere Pasqualin, né credo lui sia il procuratore di Pasqualin per essere in grado di fare le affermazioni che ha fatto e che io smentisco categoricamente».

da la stampa.it

PRIMO PIANO
CALCIO Serie A

Acquafresca frena
la corsa nerazzurra
L'assalto nel finale
regala un pareggio

I sardi sfiorano l'impresa a San Siro: in vantaggio al 20° della ripresa sprecano le occasioni per chiudere. Nel finale Crespo dà la scossa: lo svedese (foto) regala il pareggio a Mourinho. Acquafresca: «Devo crescere»

10/1/2009 (21:56) - ANTICIPO DELLA 18A GIORNATA
Il Cagliari ferma la corsa dell'Inter
Javier Zanetti supera in dribbling Robert Acquafresca


Apre Acquafresca, pareggio di Ibra
I sardi sfiorano l'impresa a Milano
MILANO
Il Cagliari spaventa l’Inter. Finisce 1-1 a San Siro l’anticipo serale della 18esima giornata di campionato. In vantaggio i sardi al 20’ della ripresa con Acquafresca, al 32’ il pareggio di Ibrahimovic, ma il Cagliari ha sprecato almeno due clamorose palle-gol e l’Inter, al 41’ ha colpito un palo con Muntari. Le prime iniziative sono dei nerazzurri con le conclusioni dalla distanza di Maxwell e Ibrahimovic. Il Cagliari risponde con Biondini, ma al 26’ è Cruz a sprecare mandando a lato di testa una punizione di Figo. A suonare la carica è Zanetti che con due destri dal limite impegna Marchetti.

Nella ripresa fuori Cordoba, dentro Quaresma che al 6’ ci prova di destro. Al 9’ azione Figo-Zanetti, Ibra spreca calciando fuori da 5 metri. Al 20’, Acquafresca porta in vantaggio il Cagliari battendo Julio Cesar su assist di Fini. Rossoblù vicini al colpo del ko con Biondini al 27’ e al 29’ con Acquafresca. Al 32’ l’Inter pareggia: gran giocata di Crespo e facile tap-in di Ibrahimovic per l’1-1.

Nerazzurri sbilanciati, al 35’ Cossu calcia centralmente da buona posizione, al 38’ clamoroso l’errore a porta vuota di Acquafresca dopo la parata di Julio Cesar sul tiro di Cossu. Al 41’ palo esterno di Muntari su assist di Cruz. Al 48’ annullato un gol per fuorigioco a Mancini. Finisce 1-1, l’Inter sale a quota 43 punti, il Cagliari si porta a 22 e interrompe la serie di 8 vittorie consecutive dei nerazzurri.

«Questa gara è stata preparata tanto, per fortuna il campo ha dato i frutti: un grande risultato per noi» sorride la partita Robert Acquafresca, il cui cartellino è di proprietà della stessa Inter: Ho sbagliato una palla-gol veramente importante, ho 21 anni e questo dimostra che devo crescere tanto, potevo fare il salto di qualità chiudendo questa gara. Penso comunque di aver fatto bene e voglio continuare così. Una partita a Milano per me è sempre speciale, spero di aver dimostrato in un futuro di poter vestire la maglia nerazzurra. Un sogno, un obiettivo, spero di arrivarci».

da il messaggero.it

Il Cagliari fa tremare l'Inter (1-1)


Approfondimenti
Mourinho: colpa delle squalifiche
ROMA (10 gennaio) - Il 2009 regala subito una speranza a Milan e Juventus. L'Inter non ha digerito completamente il panettone e stecca la prima dopo le feste natalizie. A San Siro il Cagliari, che già aveva fatto soffrire Milan, Juve e Roma, si conferma un osso duro per le big della serie A e costringe i campioni d'Italia sull'1-1.

È andata di lusso alla squadra di Mourinho che, dopo avere subìto il gol di Acquafresca, è stata graziata da Biondini e Cossu e altre due volte proprio da Acquafresca, forse «impaurito» dal rischio che Mourinho a giugno passi dalle parole («Se gioca troppo bene lo faccio restare un altro anno a Cagliari») ai fatti. Intanto l'attaccante dell'Under 21 ha dimostrato di essere uno da Inter ed è finito in parità il suo duello con Ibrahimovic, autore del pareggio che ha salvato la serata nerazzurra.

Non è andata come a Siena, dove una doppietta di Maicon cancellò una brutta prestazione, stavolta il brasiliano non c'era per squalifica e nessuno ha vestito i suoi panni. Si è ripetuta invece la brutta prestazione, specie nel primo tempo quando un centrocampo reinventato a causa degli infortuni di Stankovic e Vieira non è riuscito a dare all'Inter la giusta spinta per rendersi pericolosa. Sono mancate anche le incursioni sulle fasce ma non le occasioni per sbloccare la partita ma Ibrahimovic, Samuel e Cruz le hanno fallite.

Nella ripresa il Cagliari non spreca la prima vera occasione che gli capita: Robert Acquafresca al 20' viene lasciato solo da uno scivolone di Samuel e punisce di collo Julio Cesar. Mourinho risponde mettendo dentro Crespo e Mancini per Figo e Samuel e disegnando un'Inter a trazione anteriore: si passa al 3-4-3. Il Cagliari spreca con Biondini (soprattutto) e Acquafresca la palla del ko e Ibra lo punisce al 32' spingendo dentro un cross di Crespo. Un sinistro di Cossu ma soprattutto una conclusione alta di Acquafresca a porta vuota fanno tremare San Siro, che al 41' vede sfumare il colpaccio sul palo esterno colpito da Muntari e al 48' vede annullare un gol a Mancini per un netto fuorigioco.

Inter-Cagliari 1-1
Inter
(4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Cordoba (1' st Quaresma), Samuel (23' st Crespo), Maxwell; Figo (23' st Mancini), Cambiasso, Chivu; Muntari; Ibrahimovic, Cruz. A disp. Toldo, Materazzi, Santon, Jimenez. All. Mourinho
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; F. Pisano, Canini, Astori, Agostini; Fini (35' st Lazzari), Conti, Biondini; Cossu; Jeda, Acquafresca (39' st Matri). A disp. Lupatelli, Matheu, Ferri, Parola, Larrivey. All. Allegri Arbitro: Pierpaoli
Marcatori: 20' st Acquafresca, 32' st Ibrahimovic

Mourinho: colpa delle squalifiche




ROMA (10 gennaio) - Non è preoccupato José Mourinho per il mezzo passo falso della sua Inter. Parlando ai microfoni di Sky Sport il tecnico nerazzurro ha spiegato cos' il momento della sua squadra: «Quando abbiamo trovato un undici di base abbiamo vinto tante partite, questo è un momento abbastanza normale, in cui abbiamo qualche problema di squalificati. È successo a Siena quando mancava Stankovic, oggi non c'era Maicon, con l'Atalanta non avremo Muntari. Non si può mai giocare con la stessa squadra, e quando la squadra trova il suo equilibrio anche se manca soltanto uno si fa sentire».

da www.inter.it

Inter-Cagliari 1-1, in gol Ibrahimovic
Sabato, 10 Gennaio 2009 22:44:13
[FOTO Sabato, 10 Gennaio 2009 22:44:13]

MILANO - Inter-Cagliari 1-1. Notte gelida a San Siro. Un freddo che, tuttavia, non riesce a congelare i cuori nerazzurri, quelli di coloro che sono sugli spalti a tifare e quelli dei campioni che sono in campo a giocare. Rimangono vivi e sempre più accesi l'impegno di Luis Figo, ad esempio, o l'estro e la prontezza di Ibrahimovic; la grinta e la forza caliente di Javier Zanetti; la convinzione di Cambiasso o ancora la volontà di Ricardo Quaresma.



PRIMO TEMPO- Per sopperire all'assenza di Maicon, squalificato, Mourinho si affida all'esperienza di Javier Zanetti per difendere dalla destra, con Cordoba e Samuel centrali, e Maxwell a sinistra; centrocampo con Figo, Cambiasso, Muntari e Chivu; linea offensiva con Ibrahimovic e Cruz. Al 6' è Maxwell ad avere la prima palla gol del match, servito dalla destra da Ibrahimovic, il brasiliano prova la conclusione dal limite dell'area ma la palla finisce alta sopra la traversa. Al 13' Ibrahimovic avanza in solitaria grazie a un errore difensivo di Astori, ma il tiro centrale si spegne sulla presa di Marchetti in due tempi. Le ripartenze sarde arrivano quasi sempre con Biondini che, tuttavia, appare spesso lezioso a tu per tu con Julio Cesar. Al 25' è Luis Figo, protagonista di una prestazione brillante, a guadagnare un calcio di punizione reso interessante da un colpo d testa di Cruz che termina alla destra di Marchetti. Due minuti dopo a calciare è Esteban Cambiasso, prontissimo Walter Samuel prova a inserirsi con un sinistro in scivolata ma la palla termina fuori di un soffio. Inarrestabile capitan Zanetti: in soli cinque minuti si fa notare in tutta la sua grinta impegnando ripetutamente Marchetti che risulta provvidenziale. Acquafresca si fa vedere solo a cinque minuti dalla fine del primo tempo con una girata sottoporta che Cordoba rende ininfluente.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con un solo cambio, operato da José Mourinho: Quaresma al posto di Cordoba dolorante alla schiena. Il portoghese, posizionato a sinistra, entra subito in partita con un cross d'esterno intercettato di testa da Cruz prima (4' st) e un tiro a giro calciato con il collo del piede dopo (6' st). Al 9' si rivede la determinazione di Zanetti che serve Ibrahimovic. Lo svedese, di prima intenzione, prova la conclusione che termina a lato. Al 20' è ancora questione di freddezza: questa volta, però, è sinonimo di lucidità, quello stesso principio che domina l'azione di Acquafresca: controllo di petto, calcio di destro e il Cagliari si porta in vantaggio. L'Inter risponde con un doppio cambio, Crespo rileva Samuel, Mancini entra per Figo, ma non finisce qui. Passano dodici minuti (32' st) Hernan Crespo e Zlatan Ibrahimovic confezionano il pareggio nerazzurro: il cross dalla sinistra e il tocco vincente di Ibrahimovic infuocano l'aria di San Siro, i due attaccanti da distanza ravvicinata confezionano il pareggio nerazzurro. Il Cagliari reagisce con Acquafresca che lascia il campo a Matri, dopo aver sprecato una palla gol a porta vuota e a portiere battuto. L'Inter alza il suo baricentro e al 41' il secondo gol nerazzurro sembra arrivare con Muntari che punta il palo esterno di sinistro ma vede scivolare la palla finisce di poco a lato. La palla entra in porta invece al 48' con Amantino Mancini che, tuttavia, risulta in fuorigioco di un soffio. L'incontro si chiude sul risultato di 1-1 dopo 5 minuti di recupero.


INTER: 12 Julio Cesar; 4 Zanetti, 2 Cordoba (1' st 77 Quaresma), 25 Samuel (23' st 18 Crespo), 6 Maxwell; 7 Figo (23' st 33 Mancini), 19 Cambiasso, 26 Chivu; 9 Cruz, 8 Ibrahimovic
In panchina: 1 Toldo, 23 Materazzi, 39 Santon, 11 Jimenez
Allenatore: José Mourinho.


CAGLIARI: 22 Marchetti; 14 Pisano, 13 Astori, 21 Canini, 31 Agostini; 23 Fini (36' st 10 Lazzari), 5 Conti, 8 Biondini (47' st 18 Parola), 7 Cossu; 27 Jedais, 9 Acquafresca (39' st 32 Matri)
In panchina: 24 Lupatelli, 19 Larrivey, 25 Matheu, 29 Ferri
Allenatore: Massimiliano Allegri


ARBITRO: Pierpaoli di Firenze


MARCATORI: 20' st Acquafresca; 32' st Ibrahimovic
NOTE - Serata gelida temperatura - 3°; spettatori: 45.171. Ammoniti: 37' st Muntari; 43' st Cossu
Tempi supplementari: 2'- 5'

Ufficio Stampa

Inter-Cagliari: le formazioni ufficiali
Sabato, 10 Gennaio 2009 20:07:41
[FOTO Sabato, 10 Gennaio 2009 20:07:41]

MILANO - I ventidue di partenza per Inter-Cagliari, gara valida per la 18^ di Serie A TIM 2008-2009, in programma questa stasera allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20:30):

Inter: 12 Julio Cesar; 4 Zanetti, 2 Cordoba, 25 Samuel, 6 Maxwell; 7 Figo, 19 Cambiasso, 20 Muntari, 26 Chivu; 9 Cruz, 8 Ibrahimovic.
A disposizione: 1 Toldo, 11 Jimenez, 18 Crespo, 23 Materazzi, 33 Mancini, 39 Santon, 77 Quaresma.
Allenatore: José Mourinho.

Cagliari: 22 Marchetti; 14 Pisano, 13 Astori, 21 Canini, 31 Agostini; 23 Fini, 5 Conti, 8 Biondini; 7 Cossu; 27 Jeda, 9 Acquafresca.
A disposizione: 24 Lupatelli, 10 Lazzari, 18 Parola, 19 Larrivey, 25 Matheu, 29 Ferri, 32 Matri.
Allenatore: Massimiliano Allegri.

Arbitro: Nicola Pierpaoli (Firenze).

Chivu: "Avanti con ottimismo"
Sabato, 10 Gennaio 2009 23:48:32
[FOTO Sabato, 10 Gennaio 2009 23:48:32]

MILANO - Cristian Chivu, autore di una buona prestazione nel pareggio con il Cagliari, ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di Inter Channel: "Sono contento di essere tornato dopo due mesi lontano dal campo, anche se, il risultato non è sicuramente quello sperato. Dopo l'uno a zero del Cagliari abbiamo fatto grossi cambiamenti e dopo il gol di Ibra la partita poteva finire in qualsiasi modo ed è finita con un pareggio. Andiamo avanti con ottimismo perchè la partità più importante è sempre quella da giocare"

Ufficio Stampa




Crespo: "A disposizione della squadra"
Sabato, 10 Gennaio 2009 23:49:30
[FOTO Sabato, 10 Gennaio 2009 23:49:30]

MILANO - Hernan Crespo, protagonista dell'assist nell'azione del gol di Ibrahimovic, ha commentato a Sky il pareggio nerazzurro contro il Cagliari: "Sono contento per quello che ho fatto oggi per la squadra - esordisce -, stavamo perdendo e, per come si era messa la partita, siamo risuciti a rimettere in piedi la situazione e ottenuto la rete che ci ha permesso di conquistare un punto importante". "In questo momento sto giocando poco - prosegue - ma mi alleno sempre con grande impegno per farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa. Se mi aspetto di essere più utilizzato? Non mi aspetto nulla, come ho detto prendo quello che mio danno e cerco di fare il massimo in quei momenti. Rimpianti? No, è chiaro che mi farebbe piacere giocare di più, ma sono u professionista, lavoro in un grande gruppo di persone incredibili e cerco, insieme ai miei compagni, di contribuire alle vittorire della squadra. Io non mollo mai e continuerò sempre a dare tutto me stesso per il bene dell'Inter".

Ufficio Stampa
Mourinho: "Un punto guadagnato"
Sabato, 10 Gennaio 2009 23:53:07
[FOTO Sabato, 10 Gennaio 2009 23:53:07]

MILANO - Dopo il pareggio con il Cagliari, Mourinho analizza la prova della squadra, che, nonostante abbia dominato per buona parte della gara conquista un solo punto. 'Mi sembra un risultato giusto. Un primo tempo da zero a zero nel quale abbiamo giocato con poca profondità. Sulla destra solo Zanetti arrivava al cross e sull'altra fascia Maxwell non è sicuramente un'ala. Tanti possono pensare che questi sono due punti persi ma per noi questo è un punto guadagnato, soprattutto in un torneo lungo e difficile, dove, alla fine, anche un solo punto può fare la differenza. Non cerco scuse o alibi, la squadra deve sicuramente tornare al livello al quale ci ha abituato e deve sapere affrontare anche le assenze'.
Cercava la vittoria Mourinho, la cercava a tutti costi perché le ambizioni sono alte e per raggiungerle si deve rischiare. Non ha avuto paura a schierare una difesa a tre ed un attacco a cinque e così si spiega in conferenza: 'Per vincere si deve rischiare, e se perdiamo per due o tre a zero rischiando, mi assumo le responsabilità. Ho rischiato col Lecce e col Genoa e questo schema ci ha già fruttato cinque punti.
Posso dire che non mi è piaciuto il modo con cui abbiamo affrontato questa partita, ma voglio evidenziare i primi 15 minuti del 2 tempo'. Continua nella sua analisi il tecnico e quando gli viene fatto notare che l'Inter fatica con le piccole risponde: 'È vero che abbiamo difficoltà con queste squadre perché sono squadre che giocano con grande intensità e velocità e che rendono la gara sempre molto difficile. Mi ponete una questione reale e corretta ma credo lo sia altrettanto la mia risposta sul campo. Io non posso dire che oggi abbiamo disputato una brutta gara. Da quando sono all'Inter ho cercato di dare alla squadra equilibrio, ed è proprio questo quello che nelle ultime gare ha condizionato il rendimento. A Siena mancava Stankovic, oggi Maicon a Bergamo mancherà Muntari; è per noi inevitabile che con tanti cambiamenti obbligati si perda l'equilibrio e un po' di qualità'. Il gol del Cagliari arriva da un giocatore dell'Inter in prestito, uno dei giovani che sta facendo molto bene per il club cagliaritano e su di lui Mourinho dice: 'Acquafresca ha segnato un grande gol e ha dimostrato di essere un grande professionista perché ha completamente dimenticato di giocare contro la sua futura casa'.

Ufficio Stampa



Ibra: "Il gol? Meglio tre punti..."
Sabato, 10 Gennaio 2009 23:58:36
[FOTO Sabato, 10 Gennaio 2009 23:58:36]

MILANO - È il turno di Zlatan Ibrahimovic a commentare il pareggio dei nerazzurri contro il Cagliari: "Sono contento per il gol che ho segnato in condizioni difficili perchè oggi era complicato mantenere l'equilibrio in campo. Purtroppo non siamo riusciti a conquistare i tre punti, io avrei preferito la vittoria della squadra alla mia rete. Giochiamo sempre per vincere e non siamo contenti quando non riusciamo a farlo. Era la prima partita dopo la sosta e sono convinto che, gara dopo gara, faremo sempre meglio. Martedì contro il Genoa se il tecnico lo desidera sarò contento di scendere in campo".

Ufficio Stampa

Foto: Inter-Cagliari 1-1. Ibra in rete per i nerazzurri
Sabato, 10 Gennaio 2009 23:12:13

MILANO- Le foto del pareggio dei nerazzurri contro il Cagliari allo stadio "Giuseppe Meazza".La rete dei nerazzurri siglata da Zlatan Ibrahimovic

Ufficio Stampa
Foto: Inter-Cagliari 1-1. Altre immagini
Sabato, 10 Gennaio 2009 23:56:13

MILANO- Le altre foto del pareggio nerazzurro contro il Cagliari

Ufficio Stampa

Foto: Inter-Cagliari 1-1. Ibra in rete per i neraz